La famiglia rappresenta il luogo privilegiato per lo sviluppo dell’individuo e la sua principale funzione è quella di mediare fra le caratteristiche del singolo e le richieste dell’ambiente in cui è collocato. Nel caso in cui si debbano valutare le caratteristiche e le competenze di un bambino non si può certo prescindere dalla valutazione del suo contesto famigliare e di quello ecoculturale più allargato. La comprensione dei processi e delle dinamiche della famiglia è fondamentale perché può essere utilizzata a fini preventivi, oltre che diagnostici. Vengono descritti i compiti che i genitori si trovano ad affrontare a seconda dell’età del figlio. Il primo anno di vita del bambino determina un grande impegno senza soluzione di continuità che coinvolge tutta la famiglia, sia dal punto di vista fisico, che psicologico. Il secondo anno è caratterizzato dall’affinamento delle capacità di locomozione e comunicative da parte del figlio e di conseguenza delle sue capacità di interagire socialmente: il bambino cerca di padroneggiare sempre di più l’ambiente e inizia a distaccarsi gradualmente dai genitori. Il terzo anno è contraddistinto dalle continue richieste di indipendenza da parte del bambino, che nonostante abbia sviluppato molte abilità non è però ancora in grado di badare a se stesso e di recidere il cordone ombelicale, ma spesso si contrappone anche in maniera molto intensa. I genitori possono rimanere confusi da questa situazione ambivalente e avere qualche difficoltà a rapportarsi col figlio e a fissare dei limiti.

I genitori del bambino da 0 a 3 anni.

BONICHINI, SABRINA;
2007

Abstract

La famiglia rappresenta il luogo privilegiato per lo sviluppo dell’individuo e la sua principale funzione è quella di mediare fra le caratteristiche del singolo e le richieste dell’ambiente in cui è collocato. Nel caso in cui si debbano valutare le caratteristiche e le competenze di un bambino non si può certo prescindere dalla valutazione del suo contesto famigliare e di quello ecoculturale più allargato. La comprensione dei processi e delle dinamiche della famiglia è fondamentale perché può essere utilizzata a fini preventivi, oltre che diagnostici. Vengono descritti i compiti che i genitori si trovano ad affrontare a seconda dell’età del figlio. Il primo anno di vita del bambino determina un grande impegno senza soluzione di continuità che coinvolge tutta la famiglia, sia dal punto di vista fisico, che psicologico. Il secondo anno è caratterizzato dall’affinamento delle capacità di locomozione e comunicative da parte del figlio e di conseguenza delle sue capacità di interagire socialmente: il bambino cerca di padroneggiare sempre di più l’ambiente e inizia a distaccarsi gradualmente dai genitori. Il terzo anno è contraddistinto dalle continue richieste di indipendenza da parte del bambino, che nonostante abbia sviluppato molte abilità non è però ancora in grado di badare a se stesso e di recidere il cordone ombelicale, ma spesso si contrappone anche in maniera molto intensa. I genitori possono rimanere confusi da questa situazione ambivalente e avere qualche difficoltà a rapportarsi col figlio e a fissare dei limiti.
2007
L’assessment psicologico nella prima infanzia
9788843043224
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