Questo articolo studia la marcazione diafasica e diastratica nei principali vocabolari bilingui italiano-spagnolo pubblicati fra il 1990 e il 2004. Dal punto di vista della macrostruttura, tutti i vocabolari analizzati presentano disparità nel tipo e nella varietà delle marche utilizzate in ciascuna delle due parti del dizionario: per esempio la marca “scherz.” del lemmario italiano non ha un corrispettivo in spagnolo e, viceversa, le marche “iron.” o “pop.” del lemmario spagnolo non corrispondono a nessuna marca nella parte italiana, dato che certamente bisogna interpretare come riflesso inequivocabile della diversa tradizione monolingue da cui deriva ognuna delle due parti del dizionario bilingue. Inoltre, tranne nel dizionario Paravia di Calvo Rigual, nessun dizionario spiega nei paratesti cosa intende per “popolare”, “familiare”, “familiar”, “vulgar” o “volgare”, ovvero a quale tipo di variazione (diafasica, diastatica, diatopica) risponde la marca. Entrambe caratteristiche portano a una mancata bidirezionalità: spesso forme marcate equivalgono a forme non marcate, oppure si stabiliscono equivalenze fra lemmi con marche di diversa natura variazionale.
Las marcas de uso en los modernos diccionarios bilingües español-italiano
CASTILLO PENA, CARMEN
2007
Abstract
Questo articolo studia la marcazione diafasica e diastratica nei principali vocabolari bilingui italiano-spagnolo pubblicati fra il 1990 e il 2004. Dal punto di vista della macrostruttura, tutti i vocabolari analizzati presentano disparità nel tipo e nella varietà delle marche utilizzate in ciascuna delle due parti del dizionario: per esempio la marca “scherz.” del lemmario italiano non ha un corrispettivo in spagnolo e, viceversa, le marche “iron.” o “pop.” del lemmario spagnolo non corrispondono a nessuna marca nella parte italiana, dato che certamente bisogna interpretare come riflesso inequivocabile della diversa tradizione monolingue da cui deriva ognuna delle due parti del dizionario bilingue. Inoltre, tranne nel dizionario Paravia di Calvo Rigual, nessun dizionario spiega nei paratesti cosa intende per “popolare”, “familiare”, “familiar”, “vulgar” o “volgare”, ovvero a quale tipo di variazione (diafasica, diastatica, diatopica) risponde la marca. Entrambe caratteristiche portano a una mancata bidirezionalità: spesso forme marcate equivalgono a forme non marcate, oppure si stabiliscono equivalenze fra lemmi con marche di diversa natura variazionale.File | Dimensione | Formato | |
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