La tradizione della progettazione urbana nord europea, e più in particolare svedese, costituisce durante la seconda metà del Novecento un riferimento importante per l’urbanistica italiana. Il costituirsi delle vicende urbanistiche svedesi come un esempio virtuoso di socialdemocrazia realizzata si consolida durante il periodo tra gli anni Cinquanta e Settanta attraverso il piano per la Grande Stoccolma del 1952 e la politica di decentramento della città capitale che ha guidato la costruzione di quartieri ex-novo, fisicamente separati dalla città esistente. Questo testo si propone di ripercorrere in sintesi l’evoluzione del progetto di nuove parti di città a Stoccolma, considerando le scelte urbanistiche generali e i temi della composizione urbana. All’interno della storia urbanistica della capitale dal dopoguerra ad oggi si possono riconoscere tre principali momenti: il primo, tra gli anni Cinquanta e Settanta, connotato dal ridisegno del nuovo cuore urbano con funzioni terziarie e commerciali e dall’attenzione rivolta alle espansioni periferiche e suburbane; il secondo, tra gli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta, caratterizzato dall’attenzione alla città consolidata e alle aree centrali; il terzo, tra la fine degli anni Novanta e oggi, si connota per una strategia di trasformazione particolarmente attenta al ridisegno dei fronti di contatto tra vaste placche urbanizzate e grandi spazi aperti inclusi nell’arcipelago della Grande Stoccolma.

Architettura e città in Svezia

MITTNER, DUNIA
2007

Abstract

La tradizione della progettazione urbana nord europea, e più in particolare svedese, costituisce durante la seconda metà del Novecento un riferimento importante per l’urbanistica italiana. Il costituirsi delle vicende urbanistiche svedesi come un esempio virtuoso di socialdemocrazia realizzata si consolida durante il periodo tra gli anni Cinquanta e Settanta attraverso il piano per la Grande Stoccolma del 1952 e la politica di decentramento della città capitale che ha guidato la costruzione di quartieri ex-novo, fisicamente separati dalla città esistente. Questo testo si propone di ripercorrere in sintesi l’evoluzione del progetto di nuove parti di città a Stoccolma, considerando le scelte urbanistiche generali e i temi della composizione urbana. All’interno della storia urbanistica della capitale dal dopoguerra ad oggi si possono riconoscere tre principali momenti: il primo, tra gli anni Cinquanta e Settanta, connotato dal ridisegno del nuovo cuore urbano con funzioni terziarie e commerciali e dall’attenzione rivolta alle espansioni periferiche e suburbane; il secondo, tra gli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta, caratterizzato dall’attenzione alla città consolidata e alle aree centrali; il terzo, tra la fine degli anni Novanta e oggi, si connota per una strategia di trasformazione particolarmente attenta al ridisegno dei fronti di contatto tra vaste placche urbanizzate e grandi spazi aperti inclusi nell’arcipelago della Grande Stoccolma.
2007
Periferie? Paesaggi urbani in trasformazione
Periferie? Paesaggi urbani in trasformazione
9788874990955
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