Nella prima parte di questo capitolo ci siamo occupati soprattutto delle tematiche associate alle operazioni di assessment che possono essere realizzate al fine di evidenziare i punti di forza e di debolezza delle persone con menomazione in vista della realizzazione di trattamenti indirizzati, da un lato, al decremento delle difficoltà e, dall’altro, al potenziamento delle loro possibilità di integrazione e di partecipazione attiva alla vita comunitaria. Abbiamo cercato di farlo elencando i più recenti contributi che l’OMS, soprattutto, ha fornito in materia di definizione e classificazione, discutendo le condizioni che debbono essere predisposte per far sì che le nostre valutazioni si caratterizzino in termini di validità ecologica e costituiscano un saldo punto di partenza per la programmazione dei trattamenti proponendo anche alcuni strumenti che, se ben utilizzati, potrebbero testimoniare l’adesione a modelli di analisi decisamente più esaustivi di quelli tradizionali. Nella seconda parte si è cercato di riassumere alcune idee guida che, a nostro avviso, discendono da quanto sin qui considerato e di indicare alcune prospettive che dovrebbero orientare sempre di più la ricerca e gli interventi in materia di disabilità. Le idee guida riguardano soprattutto la necessità di riconoscere, alla valutazione, un ruolo decisamente centrale, la necessità di realizzarla in modo rigoroso da un punto di vista metodologico e di condurla realizzando tutti i coinvolgimenti possibili. La prospettiva più rilevante sulla quale invece ci si è soffermati è quella della ricerca di convergenze teoriche e operative tra i diversi modelli di analisi, tradizionalmente separati e contrapposti, che ancor oggi esistono a proposito delle disabilità.

Nuove concezioni per l 'analisi delle disabilità 

SORESI, SALVATORE;NOTA, LAURA
2007

Abstract

Nella prima parte di questo capitolo ci siamo occupati soprattutto delle tematiche associate alle operazioni di assessment che possono essere realizzate al fine di evidenziare i punti di forza e di debolezza delle persone con menomazione in vista della realizzazione di trattamenti indirizzati, da un lato, al decremento delle difficoltà e, dall’altro, al potenziamento delle loro possibilità di integrazione e di partecipazione attiva alla vita comunitaria. Abbiamo cercato di farlo elencando i più recenti contributi che l’OMS, soprattutto, ha fornito in materia di definizione e classificazione, discutendo le condizioni che debbono essere predisposte per far sì che le nostre valutazioni si caratterizzino in termini di validità ecologica e costituiscano un saldo punto di partenza per la programmazione dei trattamenti proponendo anche alcuni strumenti che, se ben utilizzati, potrebbero testimoniare l’adesione a modelli di analisi decisamente più esaustivi di quelli tradizionali. Nella seconda parte si è cercato di riassumere alcune idee guida che, a nostro avviso, discendono da quanto sin qui considerato e di indicare alcune prospettive che dovrebbero orientare sempre di più la ricerca e gli interventi in materia di disabilità. Le idee guida riguardano soprattutto la necessità di riconoscere, alla valutazione, un ruolo decisamente centrale, la necessità di realizzarla in modo rigoroso da un punto di vista metodologico e di condurla realizzando tutti i coinvolgimenti possibili. La prospettiva più rilevante sulla quale invece ci si è soffermati è quella della ricerca di convergenze teoriche e operative tra i diversi modelli di analisi, tradizionalmente separati e contrapposti, che ancor oggi esistono a proposito delle disabilità.
2007
PSICOLOGIA DELLE DISABILITÀ
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