Il saggio riguarda una ipotesi di lavoro cruciale nei processi educativi. si vuole dimostrare empiricamente il rapporto tra l'istruzione e le istituzioni che la producono da un lato e la produzione di capitale sociale con una particolare attenzione al capitale civico. La ricerca da cui derivano le elaborazioni è di carattere campionario e riguarda tutto il paese.gli indicatori utilizzati sono frutto del lavoro del gruppo di ricerca diretto da P. Donati, di cui fa parte il nostro gruppo padovano. Dalle elaborazioni eemrgono sostanziali conferme della ipotesi generale, ma anche alcune peculiarità sulle sottoipotesi. In particolare emerge una differenza sostanziale tra coloro che fanno percorsi nelle scuole private piuttosto che nelel pubbliche. Si conferma inoltre un aspetto che si riteneva in parte diminuito; i ceti privilegiati nella scolarità invece continuano ad essere quelli più interessati a produrer capitale civico. Si vede quindi che le passate differenze tra ceti ricchi, fortemente scolarizzati e ceti deboli, non è più così macroscopica e meccanica, ma continua a presentare una differenza sostanziale forte tra le classi sociali. L'analisi del capitale sociale va quindi oltre lo stereotipo della scuola di massa, che si finge essere uguale per tutti, e fa invece vedere le forti differenze di classe esistenti ancora nel tessuto sociale.

Legittimazione dei percorsi scolastici e produzione di Capitale Civico

SCANAGATTA, SILVIO
2007

Abstract

Il saggio riguarda una ipotesi di lavoro cruciale nei processi educativi. si vuole dimostrare empiricamente il rapporto tra l'istruzione e le istituzioni che la producono da un lato e la produzione di capitale sociale con una particolare attenzione al capitale civico. La ricerca da cui derivano le elaborazioni è di carattere campionario e riguarda tutto il paese.gli indicatori utilizzati sono frutto del lavoro del gruppo di ricerca diretto da P. Donati, di cui fa parte il nostro gruppo padovano. Dalle elaborazioni eemrgono sostanziali conferme della ipotesi generale, ma anche alcune peculiarità sulle sottoipotesi. In particolare emerge una differenza sostanziale tra coloro che fanno percorsi nelle scuole private piuttosto che nelel pubbliche. Si conferma inoltre un aspetto che si riteneva in parte diminuito; i ceti privilegiati nella scolarità invece continuano ad essere quelli più interessati a produrer capitale civico. Si vede quindi che le passate differenze tra ceti ricchi, fortemente scolarizzati e ceti deboli, non è più così macroscopica e meccanica, ma continua a presentare una differenza sostanziale forte tra le classi sociali. L'analisi del capitale sociale va quindi oltre lo stereotipo della scuola di massa, che si finge essere uguale per tutti, e fa invece vedere le forti differenze di classe esistenti ancora nel tessuto sociale.
2007
Terzo settore, mondi vitali e Capitale Sociale in Italia
9788846487735
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