La cattura di un soluto da parte di un pozzo emungente da un acquifero naturale ed i tempi di percorrenza dal punto di iniezione al pozzo, sono grandemente influenzati dalla eterogeneità spaziale delle formazioni, potendosi manifestare differenze significative rispetto le previsioni sviluppate immaginando l’acquifero omogeneo. La conoscenza delle modalità di movimento dei soluti e la corretta definizione dei tempi di arrivo risulta di fondamentale importanza nella valutazione delle aree di salvaguardia attorno alle opere di presa che estraggono acqua destinata al consumo umano. La comprensione dei processi dominati dall’eterogeneità risultano indispensabili per una opportuna predisposizione, a valle di una sorgente inquinante, di un sistema di controllo in grado di segnalare l’alterazione della qualità delle acque di falda con prefissato anticipo. Nella lezione viene analizzato la stato dell’arte della letteratura tecnico-scientifica relativa all’argomento, cercando di mettere in evenienza quelle che sono le principali problematiche che s’incontrano nei casi reali e come queste possano essere affrontate. In particolare vengono presi in esame metodi e schematizzazioni, coerenti con la realtà fisica descritta, che permettano la valutazione dei tempi di percorrenza per definire in termini probabilistici le aree di cattura e i valori delle isocrone isoprobabili nell’intorno dei pozzi.
Definizione delle aree di salvaguardia negli acquiferi naturalmente eterogenei
SALANDIN, PAOLO
2007
Abstract
La cattura di un soluto da parte di un pozzo emungente da un acquifero naturale ed i tempi di percorrenza dal punto di iniezione al pozzo, sono grandemente influenzati dalla eterogeneità spaziale delle formazioni, potendosi manifestare differenze significative rispetto le previsioni sviluppate immaginando l’acquifero omogeneo. La conoscenza delle modalità di movimento dei soluti e la corretta definizione dei tempi di arrivo risulta di fondamentale importanza nella valutazione delle aree di salvaguardia attorno alle opere di presa che estraggono acqua destinata al consumo umano. La comprensione dei processi dominati dall’eterogeneità risultano indispensabili per una opportuna predisposizione, a valle di una sorgente inquinante, di un sistema di controllo in grado di segnalare l’alterazione della qualità delle acque di falda con prefissato anticipo. Nella lezione viene analizzato la stato dell’arte della letteratura tecnico-scientifica relativa all’argomento, cercando di mettere in evenienza quelle che sono le principali problematiche che s’incontrano nei casi reali e come queste possano essere affrontate. In particolare vengono presi in esame metodi e schematizzazioni, coerenti con la realtà fisica descritta, che permettano la valutazione dei tempi di percorrenza per definire in termini probabilistici le aree di cattura e i valori delle isocrone isoprobabili nell’intorno dei pozzi.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.