Il contributo ha come oggetto la statua raffigurante una “Divinità marina” ancora oggi conservata in una nicchia in fondo al giardino della villa Valmarana “ai Nani” di Vicenza, celeberrima per il ciclo di affreschi tiepoleschi. Da sempre trascurata dalla letteratura, l’autore riconduce la scultura su base stilistica allo scalpello di Giacomo Cassetti (1682-1757), sottaendola a una recentissima quanto fuorviante lettura che la vuole “lavoro di retorico manierismo cinquecentesco”. Proporre la paternità di Cassetti – il genero di Orazio Marinali al quale l’autore in altra sede ha confermato anche la serie plastica dei Nani che ornano il muro di cinta della villa – significa riconoscere allo scultore un ruolo di primo piano all’interno del cantiere. Il discorso si complica per l’esistenza di un disegno, passato sul mercato antiquario newyorkese nel 1994, che raffigura proprio la divinità marina in questione ed è opera certa di Giambattista Tiepolo, dando luogo a una duplice possibilità: che il pittore, attivo contemporaneamente nell’affrescatura delle sale della villa, abbia tratto una copia grafica dalla statua, oppure, al contrario, che abbia fornito uno spunto compositivo al lavoro dello scultore.

Una Divinità  marina di Giacomo Cassetti e un disegno di Giambattista Tiepolo,

TOMEZZOLI, ANDREA
2007

Abstract

Il contributo ha come oggetto la statua raffigurante una “Divinità marina” ancora oggi conservata in una nicchia in fondo al giardino della villa Valmarana “ai Nani” di Vicenza, celeberrima per il ciclo di affreschi tiepoleschi. Da sempre trascurata dalla letteratura, l’autore riconduce la scultura su base stilistica allo scalpello di Giacomo Cassetti (1682-1757), sottaendola a una recentissima quanto fuorviante lettura che la vuole “lavoro di retorico manierismo cinquecentesco”. Proporre la paternità di Cassetti – il genero di Orazio Marinali al quale l’autore in altra sede ha confermato anche la serie plastica dei Nani che ornano il muro di cinta della villa – significa riconoscere allo scultore un ruolo di primo piano all’interno del cantiere. Il discorso si complica per l’esistenza di un disegno, passato sul mercato antiquario newyorkese nel 1994, che raffigura proprio la divinità marina in questione ed è opera certa di Giambattista Tiepolo, dando luogo a una duplice possibilità: che il pittore, attivo contemporaneamente nell’affrescatura delle sale della villa, abbia tratto una copia grafica dalla statua, oppure, al contrario, che abbia fornito uno spunto compositivo al lavoro dello scultore.
2007
"Il cielo, o qualcosa di più". Scritti per Adriano Mariuz
9788886868266
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