Quali processi psicologici presiedono al desiderio di cambiare le proprie forme? Per soddisfare quale fame di identità? Questo libro esplora i sentimenti che tendono a sabotare il senso del proprio valore, offrendolo in ostaggio alla tirannia degli sguardi, reali o presunti. Indaga come la ricerca, perpetua e incessante, della forma perfetta, ad un certo punto tenda a perdere per strada lo scopo originario, il corpo utile e realizzabile, sostituendolo con la ripetizione del rituale che lo promette. Quello anoressico, bulimico o dismorfofobico è il gioco che trasforma l’impossibile nell’irrinunciabile. Il tema del corpo e dei suoi “sensi” è davvero complesso; per accedervi non basta la garanzia di un nome o di un'etichetta diagnostica, dal momento che qualsiasi sigla da manuale evade le complessità psicologiche individuali. Questo è il senso del libro. Il testo parla di corpi, di sembianti e di identità, del rapporto che li lega, e di ciò che li distanzia. Parla delle teorie che hanno cercato di spiegare questo fenomeno e delle molte variabili che hanno concorso a costruirlo. Ma dal momento che il problema non sta nel corpo, non troveremo lì nemmeno le sue soluzioni. Ecco perché non possiamo capire il disagio corporeo se prima non ci occupiamo dei modi in cui lo abbiamo inteso e dei filtri teorici che abbiamo adottato per leggerlo.

LE IDENTITA' CORPOREEquando l'immagine di sè fa star male

FACCIO, ELENA
2007

Abstract

Quali processi psicologici presiedono al desiderio di cambiare le proprie forme? Per soddisfare quale fame di identità? Questo libro esplora i sentimenti che tendono a sabotare il senso del proprio valore, offrendolo in ostaggio alla tirannia degli sguardi, reali o presunti. Indaga come la ricerca, perpetua e incessante, della forma perfetta, ad un certo punto tenda a perdere per strada lo scopo originario, il corpo utile e realizzabile, sostituendolo con la ripetizione del rituale che lo promette. Quello anoressico, bulimico o dismorfofobico è il gioco che trasforma l’impossibile nell’irrinunciabile. Il tema del corpo e dei suoi “sensi” è davvero complesso; per accedervi non basta la garanzia di un nome o di un'etichetta diagnostica, dal momento che qualsiasi sigla da manuale evade le complessità psicologiche individuali. Questo è il senso del libro. Il testo parla di corpi, di sembianti e di identità, del rapporto che li lega, e di ciò che li distanzia. Parla delle teorie che hanno cercato di spiegare questo fenomeno e delle molte variabili che hanno concorso a costruirlo. Ma dal momento che il problema non sta nel corpo, non troveremo lì nemmeno le sue soluzioni. Ecco perché non possiamo capire il disagio corporeo se prima non ci occupiamo dei modi in cui lo abbiamo inteso e dei filtri teorici che abbiamo adottato per leggerlo.
2007
9788809052888
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