Il percorso di riflessione proposto in questo testo si configura come un punto di partenza che porta l’attenzione sulla costante necessità, per il docente, di intraprendere un instancabile lavoro di teorizzazione e di riflessione da un lato sul quadro epistemologico e scientifico che caratterizza la disciplina geografica, dall’altro sulle metodologie didattiche in grado dare maggior espressione al quadro teorico stesso. L’esperienza umana quindi è posta al centro non alla scala del singolo artefatto, bensì a quella utile a decifrare la complessità e l’insegnamento della geografia si configura come la sintesi tra la cultura della società e la cultura presente sul territorio nel costante rapporto di valorizzazione-riconoscimento-preservazione e sviluppo. Dal momento che si tende ad osservare solo i problemi che si è in grado di vedere e si trattano quelle questioni per cui si sono elaborate strategie per poterle affrontare, oltre a saper descrivere un territorio, diventa essenziale saperlo interpretare a partire dalla rilevazione empirica dell’azione umana, vista sulle tracce della natura, e dall’analisi della territorialità quale insieme delle relazioni che una società intrattiene per soddisfare i propri bisogni. Prime azioni da promuovere sono dunque nuovi atti territoriali che vengono rilanciati quali “buone pratiche” per un’azione educativa nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione.
Geo-scoprire il mondo. Una nuova didattica dei processi territoriali.
ROCCA, LORENA
2007
Abstract
Il percorso di riflessione proposto in questo testo si configura come un punto di partenza che porta l’attenzione sulla costante necessità, per il docente, di intraprendere un instancabile lavoro di teorizzazione e di riflessione da un lato sul quadro epistemologico e scientifico che caratterizza la disciplina geografica, dall’altro sulle metodologie didattiche in grado dare maggior espressione al quadro teorico stesso. L’esperienza umana quindi è posta al centro non alla scala del singolo artefatto, bensì a quella utile a decifrare la complessità e l’insegnamento della geografia si configura come la sintesi tra la cultura della società e la cultura presente sul territorio nel costante rapporto di valorizzazione-riconoscimento-preservazione e sviluppo. Dal momento che si tende ad osservare solo i problemi che si è in grado di vedere e si trattano quelle questioni per cui si sono elaborate strategie per poterle affrontare, oltre a saper descrivere un territorio, diventa essenziale saperlo interpretare a partire dalla rilevazione empirica dell’azione umana, vista sulle tracce della natura, e dall’analisi della territorialità quale insieme delle relazioni che una società intrattiene per soddisfare i propri bisogni. Prime azioni da promuovere sono dunque nuovi atti territoriali che vengono rilanciati quali “buone pratiche” per un’azione educativa nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione.Pubblicazioni consigliate
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