Il volume è articolato in tre parti. Nella prima parte, vengono discusse le categorie interpretative che permettono di determinare e analizzare la composizione sociale degli equipaggi impiegati su scala mondiale nella marina mercantile. In seguito a un confronto critico con i maggiori studiosi mondiali di lavoro marittimo, vengono proposte le categorie di lavoro marittimo nazionale, internazionale e multinazionale, al fine di studiare le trasformazioni della composizione degli equipaggi e stimare la numerosità degli stranieri a bordo delle diverse flotte mercantili su scala mondiale e le loro nazionalità, soprattutto nel corso del XX secolo. Nella seconda parte, vengono discussi diversi approcci metodologici per effettuare stime quantitative di tali trasformazioni, da quelle elaborate a inizio del XX dal Verein für Sozialpolitik a quelle più recenti proposte sia dall’Institute for Employment Research di Warwick sia dal Seafarers International Research Centre di Cardiff, sia, infine, dallo stesso autore del libro. Grazie a questo confronto critico, vengono proposte prime stime attendibili della composizione nazionale, internazionale e multinazionale della forza lavoro marittima impiegata a inizio del XXI secolo. Grazie a questo affinamento metodologico e alla relativa quantificazione del numero dei lavoratori/trici marittimi di diversa nazionalità a bordo delle flotte internazionali, diventa possibile stimare il numero di lavoratori/trici marittimi sottoposti a diverse forme di lavoro forzato a inizio del XXI secolo. Pur criticando i limiti delle interpretazioni correnti delle Convenzioni internazionali sul lavoro forzato elaborate dall’International Labour Organization (Ilo Conv. 29 del 1930 e Ilo Conv, 105 del 1957), esse sono prese a riferimento per analizzare le diverse legislazioni e pratiche marittime internazionali in modo da individuare le specificità del lavoro forzato contemporaneo nel settore della navigazione marittima. Grazie a quest’opera interpretativa vengono infine elaborate e discusse stime minime dell’incidenza del lavoro forzato a bordo di navi da carico delle diverse flotte internazionali ed effettuata una comparazione con le tipologie e le stime minime del lavoro forzato in lavori di terraferma elaborati da ILO. Oltre a questi temi, nel libro vengono, tra l’altro, discussi casi esemplificativi di relazioni industriali nel settore del trasporto marittimo, nonché l’incidenza di politiche istituzionali e pratiche imprenditoriali o sindacali di tipo discriminatorio e razzista, analizzate nel loro originarsi da forme di controllo e restrizioni dei diritti dei lavoratori/trici in stretto legame con tipologie di aperto lavoro forzato. Più in generale vengono offerti al lettore strumenti di lettura del complessivo mondo del lavoro marittimo e delle sue specifiche problematiche.

I forzati del mare. Lavoro marittimo nazionale, internazionale, multinazionale. Problemi metodologici e linee di ricerca.

ZANIN, VALTER
2007

Abstract

Il volume è articolato in tre parti. Nella prima parte, vengono discusse le categorie interpretative che permettono di determinare e analizzare la composizione sociale degli equipaggi impiegati su scala mondiale nella marina mercantile. In seguito a un confronto critico con i maggiori studiosi mondiali di lavoro marittimo, vengono proposte le categorie di lavoro marittimo nazionale, internazionale e multinazionale, al fine di studiare le trasformazioni della composizione degli equipaggi e stimare la numerosità degli stranieri a bordo delle diverse flotte mercantili su scala mondiale e le loro nazionalità, soprattutto nel corso del XX secolo. Nella seconda parte, vengono discussi diversi approcci metodologici per effettuare stime quantitative di tali trasformazioni, da quelle elaborate a inizio del XX dal Verein für Sozialpolitik a quelle più recenti proposte sia dall’Institute for Employment Research di Warwick sia dal Seafarers International Research Centre di Cardiff, sia, infine, dallo stesso autore del libro. Grazie a questo confronto critico, vengono proposte prime stime attendibili della composizione nazionale, internazionale e multinazionale della forza lavoro marittima impiegata a inizio del XXI secolo. Grazie a questo affinamento metodologico e alla relativa quantificazione del numero dei lavoratori/trici marittimi di diversa nazionalità a bordo delle flotte internazionali, diventa possibile stimare il numero di lavoratori/trici marittimi sottoposti a diverse forme di lavoro forzato a inizio del XXI secolo. Pur criticando i limiti delle interpretazioni correnti delle Convenzioni internazionali sul lavoro forzato elaborate dall’International Labour Organization (Ilo Conv. 29 del 1930 e Ilo Conv, 105 del 1957), esse sono prese a riferimento per analizzare le diverse legislazioni e pratiche marittime internazionali in modo da individuare le specificità del lavoro forzato contemporaneo nel settore della navigazione marittima. Grazie a quest’opera interpretativa vengono infine elaborate e discusse stime minime dell’incidenza del lavoro forzato a bordo di navi da carico delle diverse flotte internazionali ed effettuata una comparazione con le tipologie e le stime minime del lavoro forzato in lavori di terraferma elaborati da ILO. Oltre a questi temi, nel libro vengono, tra l’altro, discussi casi esemplificativi di relazioni industriali nel settore del trasporto marittimo, nonché l’incidenza di politiche istituzionali e pratiche imprenditoriali o sindacali di tipo discriminatorio e razzista, analizzate nel loro originarsi da forme di controllo e restrizioni dei diritti dei lavoratori/trici in stretto legame con tipologie di aperto lavoro forzato. Più in generale vengono offerti al lettore strumenti di lettura del complessivo mondo del lavoro marittimo e delle sue specifiche problematiche.
2007
9788843042418
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