È noto che l’educazione ambientale non ammette approcci riduzionistici e unilaterali, dovendo equilibrare all’interno delle proprie strategie operative le componenti cognitive (necessarie per accedere alle informazioni ed interpretarle), etiche (relative alla capacità di riconoscere, esprimere e condividere valori, e di condursi in base ad essi) e partecipative (in rapporto alle capacità di rapportarsi con gli altri e agire nel mondo): l’istruzione infatti è condizione di accesso alla cultura ma non garantisce da sola comportamenti responsabili, prudenti, partecipati. Riuscire ad incidere sull’orizzonte di valori dei soggetti è obiettivo difficile da perseguire ma irrinunciabile per la sua rilevanza educativa, in qualsiasi contesto formativo e per ogni età della vita: in particolare nella formazione di chi ha responsabilità educative Il contributo si propone di render conto di alcuni possibili passaggi significativi di tale processo attraverso l’analisi di materiali prodotti da un gruppo di studentesse universitarie che si preparano all’insegnamento, soffermandosi in particolare sulla valenza formativa di pratiche riflessive e auto-valutative, attivate mediante modalità di tipo autobiografico. Tali attività, oltre a costituire un utile elemento di valutazione non selettiva e auto-regolativa per il docente, consentono non tanto di “accertare” il mutamento, quanto di dare visibilità e rilevanza ad un processo ritenuto centrale in una professionalità che si vuole connotata dallo stile della ricerca, secondo modalità trasferibili anche ad altri contesti d’azione.

Fostering Values in Environmental Education Teachers' Training

ZANATO, ORIETTA
2006

Abstract

È noto che l’educazione ambientale non ammette approcci riduzionistici e unilaterali, dovendo equilibrare all’interno delle proprie strategie operative le componenti cognitive (necessarie per accedere alle informazioni ed interpretarle), etiche (relative alla capacità di riconoscere, esprimere e condividere valori, e di condursi in base ad essi) e partecipative (in rapporto alle capacità di rapportarsi con gli altri e agire nel mondo): l’istruzione infatti è condizione di accesso alla cultura ma non garantisce da sola comportamenti responsabili, prudenti, partecipati. Riuscire ad incidere sull’orizzonte di valori dei soggetti è obiettivo difficile da perseguire ma irrinunciabile per la sua rilevanza educativa, in qualsiasi contesto formativo e per ogni età della vita: in particolare nella formazione di chi ha responsabilità educative Il contributo si propone di render conto di alcuni possibili passaggi significativi di tale processo attraverso l’analisi di materiali prodotti da un gruppo di studentesse universitarie che si preparano all’insegnamento, soffermandosi in particolare sulla valenza formativa di pratiche riflessive e auto-valutative, attivate mediante modalità di tipo autobiografico. Tali attività, oltre a costituire un utile elemento di valutazione non selettiva e auto-regolativa per il docente, consentono non tanto di “accertare” il mutamento, quanto di dare visibilità e rilevanza ad un processo ritenuto centrale in una professionalità che si vuole connotata dallo stile della ricerca, secondo modalità trasferibili anche ad altri contesti d’azione.
2006
Training the Trainers
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/177967
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