Per controllare fenomeni deformativi di ampie zone con precisioni elevate è possibile integrare il rilievo topografico mediante stazione totale con tecniche di fotogrammetria digitale multi-temporale. Le due metodologie sono state utilizzate durante l’eruzione 2002-2003 del vulcano Stromboli. Nel lavoro vengono illustrati i risultati ottenuti dai rilievi eseguiti sulla parte sommitale del versante della Sciara del Fuoco, dove la messa in posto delle colate ha prodotto un’area di accumulo considerata potenzialmente instabile. La disponibilità di rilievi aerofotogrammetrici effettuati dopo la fine dell’eruzione ha permesso di misurare le variazioni altimetriche attraverso il confronto di DTM (Digital Terrain Model) multi-temporali e vettori spostamento planimetrici ottenuti tramite la misura delle coordinate di numerosi punti naturali identificati su tutte le immagini. Sulla stessa area, al termine della fase effusiva, è stato possibile installare alcuni riflettori come punti di controllo da misurare tramite una stazione integrata posizionata all’esterno del versante. Dal 20 ottobre 2003 al 28 luglio 2006 sono stati effettuati complessivamente sette rilievi. Le misure topografiche sono state confrontate ed integrate con quelle ottenute per via fotogrammetrica. I dati ottenuti hanno contribuito al monitoraggio delle deformazioni ancora in atto sul versante dopo la fine dell’eruzione

Controllo deformativo di un’area in frana mediante integrazione di tecniche topografiche e fotogrammetriche sull’isola di Stromboli

FABRIS, MASSIMO;
2006

Abstract

Per controllare fenomeni deformativi di ampie zone con precisioni elevate è possibile integrare il rilievo topografico mediante stazione totale con tecniche di fotogrammetria digitale multi-temporale. Le due metodologie sono state utilizzate durante l’eruzione 2002-2003 del vulcano Stromboli. Nel lavoro vengono illustrati i risultati ottenuti dai rilievi eseguiti sulla parte sommitale del versante della Sciara del Fuoco, dove la messa in posto delle colate ha prodotto un’area di accumulo considerata potenzialmente instabile. La disponibilità di rilievi aerofotogrammetrici effettuati dopo la fine dell’eruzione ha permesso di misurare le variazioni altimetriche attraverso il confronto di DTM (Digital Terrain Model) multi-temporali e vettori spostamento planimetrici ottenuti tramite la misura delle coordinate di numerosi punti naturali identificati su tutte le immagini. Sulla stessa area, al termine della fase effusiva, è stato possibile installare alcuni riflettori come punti di controllo da misurare tramite una stazione integrata posizionata all’esterno del versante. Dal 20 ottobre 2003 al 28 luglio 2006 sono stati effettuati complessivamente sette rilievi. Le misure topografiche sono state confrontate ed integrate con quelle ottenute per via fotogrammetrica. I dati ottenuti hanno contribuito al monitoraggio delle deformazioni ancora in atto sul versante dopo la fine dell’eruzione
2006
10a Conferenza Nazionale ASITA
9788890094309
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