Cooperativismo agro-alimentare e ruralità a Salinas di Guaranda (Ecuador). Un'analisi attraverso indici di bilancio

Dallo studio della letteratura dello sviluppo non emerge sovente la coesistenza di sviluppati sistemi rurali basati su sistemi cooperativistici in aree andine. Queste ultime sono usualmente il luogo dell'economia di sussistenza, dove il sovrappiù prodotto è utilizzato a fini di reciprocità e di ridistribuzione, secondo logiche di solidarietà. A tale riguardo è opportuno sottolineare come l'economia comunitaria andina sia stata, molto spesso, un ottimo strumento per la conservazione dello status quo, mantenendo la povertà e l'indigenza rurale ad un livello socialmente accettabile, tale da non degenerare in un aperto conflitto in ordine all'uso di risorse scarse. Ciò nonostante l'organizzazione di sistemi rurali alternativi all'economia tradizionale andina è tema che ha impegnato molti pianificatori dello sviluppo sin dagli anni '60-'70, cercando di riorganizzare l'economia comunitaria alla luce delle forti pressioni esercitate dall'economia di mercato. Tale tema non è certamente scontato in quanto molti antropologi economici sostengono che l'economia comunitaria andina e l'economia di mercato sono totalmente dicotomiche e tra loro difficilmente integrabili (Ledezma Rivera 2003). In questo studio si vuole avversare tale tesi, sostenendo che l'economia comunitaria andina può essere riorganizzata secondo logiche proprie dell'economia di mercato, mantenendo intatta la mission comunitaria. A tale riguardo il caso di studio presenta l'esperienza storica della comunità di Salinas di Guaranda in Ecuador, ove dagli anni '70 è stato avviato, grazie alla cooperazione internazionale allo sviluppo, un vivace sistema cooperativistico basato sulla produzione agroalimentare e, nello specifico, sulla produzione lattiero-casearia, volano per la successiva forte diversificazione delle attività economiche nel settore secondario e terziario.