Il volume La crisi del Diritto e dello Stato è stato premiato come Miglior libro di diritto dell’anno 2006 (riconoscimento assegnato dal Club dei Giuristi e dall’Università di Roma “La Sapienza” nel dicembre del 2007). Si tratta di un prodotto di traduzione di testo non italiano con apparato di note e saggio introduttivo. L'opera originale era stata pubblicata nel 1935 in francese e mai pubblicata in Italia, dove restava sconosciuta e dove gli eredi avevano accettato il giudizio di Norberto Bobbio che fosse un'opera ormai datata. Il giudizio di Bobbio ha condizionato la volontà degli eredi al punto che, per otto anni, hanno rifiutato di dare l’autorizzazione alla traduzione. Per diffondere una lettura alternativa di Trentin e anche per fare pressione sulla famiglia, Veneta di origine, è stato costituito a Padova un Centro Studi Silvio Trentin con il compito di pubblicare le opere mai pubblicate (La crisi del Diritto e dello Stato) e reinterpretare alcune di quelle già pubblicate (in particolare Stato Nazione Federalismo). Nell’imminenza di un convegno per il sessantennale della morte di Trentin, da tenersi a Jesolo, provincia di Venezia, il Centro Studi Trentin di Padova ha cominciato a fare pressione, attraverso lettere ai giornali locali, sulla famiglia e sull’organizzatore del convegno, prof. Gianantonio Paladini, per ottenere un confronto diretto sull’interpretazione delle opere di Trentin. Si è così ottenuto, presente la famiglia e tutti i principali studiosi della Resistenza Italiani e Stranieri che si erano interessati di Trentin, che io presentassi, al convegno del sessantennale, una relazione su Silvio Trentin, con la quale illustrare gli argomenti a favore del giudizio di una forte attualità dell'opera. La relazione ha prodotto il risultato che, dopo otto anni dalla prima richiesta, gli eredi si sono convinti ad autorizzare la traduzione e stampa dell'opera in Italia. La parte orale della relazione (le regole erano che si pubblicava solo ciò che si relazionava, con le sole modifiche strettamente necessarie, per mantenere fino in fondo il tono del dibattito e delle repliche a braccio) è stata pubblicata, con il titolo “La ricostruzione della democrazia come problema dopo la crisi dei fascismi in Silvio Trentin”, nel volume degli Atti del convegno del sessantennale a cura di M. Guerrato, L'antifascismo italiano tra le due guerre: alla ricerca di una nuova unità, Jesolo – VE – Centro Studi Silvio Trentin. La parte scritta della relazione è stata pubblicata sulla Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto, di quello stesso anno, con il titolo “Silvio Trentin, il diritto naturale e la libertà come autonomia”. Ottenuta l’autorizzazione, nel giro di due anni l’opera tradotta e commentata di Silvio Trentin è stata pubblicata come opera a mia cura. Il testo dell'opera non è stato da me tradotto perché esisteva una precedente traduzione controllata e approvata dalla famiglia proprietaria dei diritti di autore. Questa precedente traduzione era stata controllata, in particolare dalla prof.ssa Franca Trentin, docente di francese, e dal prof. Gianantonio Paladini, organizzatore del convegno del sessantennale. Solo l'apparato di note (un terzo dell'intero volume come numero di pagine) è stato da me tradotto. A ciò va aggiunto un lavoro di recupero delle citazioni in Italiano che, sia nel testo che nelle note, sono state rintracciate e sostituite alla traduzione dal francese con l'originale italiano. Il giudizio circa la forte attualità dell'opera, per quanto contrastante con due precedenti giudizi di Bobbio (e relativi rifiuti di tradurre e pubblicare l'opera in questione, che trentin giudicava essere la sua opera principale), è stato successivamente confermato per il fatto che il libro è stato premiato come Miglior libro di diritto dell’anno 2006. La traduzione e pubblicazione in italiano ha permesso il recupero e l'immissione nel dibattito scientifico di un'opera dimenticata, anche nella versione francese che era disponibile, in Italia, sono in due Centri: Gobetti di Torino e Silvio Trentin di Jesolo. La riscoperta dell'opera mi ha procurato vari inviti a convegni per tenere relazioni su Trentin. Tra essi ricordo solo quelli di cui sono stati già pubblicati gli Atti: a) un convegno sul federalismo in Veneto (la relazione, con titolo “Federalismo come struttura per partecipare e valorizzare le identità locali”, è stata pubblicata in un volume di atti a cura di O. Pieroni e A. Ziparo, Federalismo solidale e Autogoverno Meridiano, Roma, edizioni IntraMoenia); b) un primo convegno all’Università di Padova, in occasione della commemorazione per il centenario della nascita di Norberto Bobbio, per parlare dei rapporti tra Trentin e Bobbio (Pubblicato, con il titolo “Bobbio e Trentin tra Resistenza e Filosofia del Diritto”, nel volume a cura di B. Pastore e G. Zaccaria, Norberto Bobbio. Gli anni padovani, Padova, University Press); c) un secondo convegno all’Università di Padova, per mettere in confronto il pensiero federalista di Trentin con quello di Daniel J. Elazar (pubblicato, con il titolo “Il federalismo di Daniel J. Elazar tra policy e kehillah, tra costituzione formale e costituzione materiale”, nel volume a cura di G. Duso e A. Scalone, Come pensare il federalismo? Nuove categorie e trasformazioni costituzionali, Segrate – MI – Polimetrica. International Scientific Publisher), etc. Mi è stato chiesto, inoltre, da varie riviste, in momenti successivi alla pubblicazione dell'opera, di pubblicare altri scritti per spiegare questo o quell'aspetto rilevante dell'opera. Riferisco solo degli scritti su riviste che hanno già pubblicato o per le quali sono già state corrette le bozze: a) un saggio sulla rivista Ritorno al Diritto, dal titolo “Silvio Trentin e la sua opera più importante: La crisi del Diritto e dello Stato”; b) un saggio sulla Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto da titolo “Silvio Trentin e Giuseppe Capograssi: similitudini e differenze”; c) una nota (già corrette le ultime bozze) sulla Rivista di Storia della Filosofia, con il titolo “Silvio Trentin: due percorsi per la democrazia e il federalismo”. Di concerto con la Presidenza del Consiglio della Regione Veneto, e introduzione del Presidente Finozzi, ho anche ottenuto che venisse pubblicata la ristampa anastatica di Stato Nazione Federalismo, per i tipi della Marsilio, compresa la pregevole introduzione di Mario dal Pra. Il volume è una riflessione sulla Filosofia del Diritto o sulla Filosofia Politica. Per alcuni studiosi di Sociologia del Diritto che mi hanno inviato a un convegno all’Università di Macerata, la presentazione dell’opera si può considerare anche come una riflessione sulla Sociologia del Diritto La tesi centrale sostenuta nella premessa al volume di Trentin è che Trentin abbia utilizzato in quest'opera la lezione appresa dalla scoperta del pensiero di Vico e che questa scoperta sia avvenuta attraverso la lettura che ne ha fornito Giorgio Del Vecchio, studiato attraverso la rivista da questi fondata nel 1921: la Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto. Per chiarire questo punto, ho inserito l’opera nel percorso culturale rappresentato dalle principali opere di Trentin: dalle opere di Diritto Amministrativo, a quest’opera sullo Stato e il Diritto Naturale e, infine, alle opere di impegno politico del periodo successivo al 1936 (guerra civile in Spagna e Resistenza in Francia e in Italia). Quindi, l’opera viene collegata agli scritti dei maggiori studiosi di Trentin: lo scopritore e biografo Frank Rosengarten, i curatori dei cinque volumi delle sue Opere Scelte (Norberto Bobbio, Moreno Guerrato, Gianantonio Paladini, Alessandro Pizzorusso e Angelo Ventura). Ancora, si descrive il debito intellettuale nei confronti delle teorie della dottrina sociale della Chiesa, oltre che di Vico e Rosmini. Successivamente, si sottolinea che il federalismo di Trentin viene definito come struttura per partecipare, invece che come struttura per decidere. Infine si collega l’opera di Trentin alla scuola del federalismo antropologico del lombardo-veneto (Giuseppe Zanardelli, Angelo Messedaglia, Fedele Lampertico, Luigi Luzzatti, Emilio Morpurgo).

La crisi del Diritto e dello Stato di Silvio Trentin

GANGEMI, GIUSEPPE
2006

Abstract

Il volume La crisi del Diritto e dello Stato è stato premiato come Miglior libro di diritto dell’anno 2006 (riconoscimento assegnato dal Club dei Giuristi e dall’Università di Roma “La Sapienza” nel dicembre del 2007). Si tratta di un prodotto di traduzione di testo non italiano con apparato di note e saggio introduttivo. L'opera originale era stata pubblicata nel 1935 in francese e mai pubblicata in Italia, dove restava sconosciuta e dove gli eredi avevano accettato il giudizio di Norberto Bobbio che fosse un'opera ormai datata. Il giudizio di Bobbio ha condizionato la volontà degli eredi al punto che, per otto anni, hanno rifiutato di dare l’autorizzazione alla traduzione. Per diffondere una lettura alternativa di Trentin e anche per fare pressione sulla famiglia, Veneta di origine, è stato costituito a Padova un Centro Studi Silvio Trentin con il compito di pubblicare le opere mai pubblicate (La crisi del Diritto e dello Stato) e reinterpretare alcune di quelle già pubblicate (in particolare Stato Nazione Federalismo). Nell’imminenza di un convegno per il sessantennale della morte di Trentin, da tenersi a Jesolo, provincia di Venezia, il Centro Studi Trentin di Padova ha cominciato a fare pressione, attraverso lettere ai giornali locali, sulla famiglia e sull’organizzatore del convegno, prof. Gianantonio Paladini, per ottenere un confronto diretto sull’interpretazione delle opere di Trentin. Si è così ottenuto, presente la famiglia e tutti i principali studiosi della Resistenza Italiani e Stranieri che si erano interessati di Trentin, che io presentassi, al convegno del sessantennale, una relazione su Silvio Trentin, con la quale illustrare gli argomenti a favore del giudizio di una forte attualità dell'opera. La relazione ha prodotto il risultato che, dopo otto anni dalla prima richiesta, gli eredi si sono convinti ad autorizzare la traduzione e stampa dell'opera in Italia. La parte orale della relazione (le regole erano che si pubblicava solo ciò che si relazionava, con le sole modifiche strettamente necessarie, per mantenere fino in fondo il tono del dibattito e delle repliche a braccio) è stata pubblicata, con il titolo “La ricostruzione della democrazia come problema dopo la crisi dei fascismi in Silvio Trentin”, nel volume degli Atti del convegno del sessantennale a cura di M. Guerrato, L'antifascismo italiano tra le due guerre: alla ricerca di una nuova unità, Jesolo – VE – Centro Studi Silvio Trentin. La parte scritta della relazione è stata pubblicata sulla Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto, di quello stesso anno, con il titolo “Silvio Trentin, il diritto naturale e la libertà come autonomia”. Ottenuta l’autorizzazione, nel giro di due anni l’opera tradotta e commentata di Silvio Trentin è stata pubblicata come opera a mia cura. Il testo dell'opera non è stato da me tradotto perché esisteva una precedente traduzione controllata e approvata dalla famiglia proprietaria dei diritti di autore. Questa precedente traduzione era stata controllata, in particolare dalla prof.ssa Franca Trentin, docente di francese, e dal prof. Gianantonio Paladini, organizzatore del convegno del sessantennale. Solo l'apparato di note (un terzo dell'intero volume come numero di pagine) è stato da me tradotto. A ciò va aggiunto un lavoro di recupero delle citazioni in Italiano che, sia nel testo che nelle note, sono state rintracciate e sostituite alla traduzione dal francese con l'originale italiano. Il giudizio circa la forte attualità dell'opera, per quanto contrastante con due precedenti giudizi di Bobbio (e relativi rifiuti di tradurre e pubblicare l'opera in questione, che trentin giudicava essere la sua opera principale), è stato successivamente confermato per il fatto che il libro è stato premiato come Miglior libro di diritto dell’anno 2006. La traduzione e pubblicazione in italiano ha permesso il recupero e l'immissione nel dibattito scientifico di un'opera dimenticata, anche nella versione francese che era disponibile, in Italia, sono in due Centri: Gobetti di Torino e Silvio Trentin di Jesolo. La riscoperta dell'opera mi ha procurato vari inviti a convegni per tenere relazioni su Trentin. Tra essi ricordo solo quelli di cui sono stati già pubblicati gli Atti: a) un convegno sul federalismo in Veneto (la relazione, con titolo “Federalismo come struttura per partecipare e valorizzare le identità locali”, è stata pubblicata in un volume di atti a cura di O. Pieroni e A. Ziparo, Federalismo solidale e Autogoverno Meridiano, Roma, edizioni IntraMoenia); b) un primo convegno all’Università di Padova, in occasione della commemorazione per il centenario della nascita di Norberto Bobbio, per parlare dei rapporti tra Trentin e Bobbio (Pubblicato, con il titolo “Bobbio e Trentin tra Resistenza e Filosofia del Diritto”, nel volume a cura di B. Pastore e G. Zaccaria, Norberto Bobbio. Gli anni padovani, Padova, University Press); c) un secondo convegno all’Università di Padova, per mettere in confronto il pensiero federalista di Trentin con quello di Daniel J. Elazar (pubblicato, con il titolo “Il federalismo di Daniel J. Elazar tra policy e kehillah, tra costituzione formale e costituzione materiale”, nel volume a cura di G. Duso e A. Scalone, Come pensare il federalismo? Nuove categorie e trasformazioni costituzionali, Segrate – MI – Polimetrica. International Scientific Publisher), etc. Mi è stato chiesto, inoltre, da varie riviste, in momenti successivi alla pubblicazione dell'opera, di pubblicare altri scritti per spiegare questo o quell'aspetto rilevante dell'opera. Riferisco solo degli scritti su riviste che hanno già pubblicato o per le quali sono già state corrette le bozze: a) un saggio sulla rivista Ritorno al Diritto, dal titolo “Silvio Trentin e la sua opera più importante: La crisi del Diritto e dello Stato”; b) un saggio sulla Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto da titolo “Silvio Trentin e Giuseppe Capograssi: similitudini e differenze”; c) una nota (già corrette le ultime bozze) sulla Rivista di Storia della Filosofia, con il titolo “Silvio Trentin: due percorsi per la democrazia e il federalismo”. Di concerto con la Presidenza del Consiglio della Regione Veneto, e introduzione del Presidente Finozzi, ho anche ottenuto che venisse pubblicata la ristampa anastatica di Stato Nazione Federalismo, per i tipi della Marsilio, compresa la pregevole introduzione di Mario dal Pra. Il volume è una riflessione sulla Filosofia del Diritto o sulla Filosofia Politica. Per alcuni studiosi di Sociologia del Diritto che mi hanno inviato a un convegno all’Università di Macerata, la presentazione dell’opera si può considerare anche come una riflessione sulla Sociologia del Diritto La tesi centrale sostenuta nella premessa al volume di Trentin è che Trentin abbia utilizzato in quest'opera la lezione appresa dalla scoperta del pensiero di Vico e che questa scoperta sia avvenuta attraverso la lettura che ne ha fornito Giorgio Del Vecchio, studiato attraverso la rivista da questi fondata nel 1921: la Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto. Per chiarire questo punto, ho inserito l’opera nel percorso culturale rappresentato dalle principali opere di Trentin: dalle opere di Diritto Amministrativo, a quest’opera sullo Stato e il Diritto Naturale e, infine, alle opere di impegno politico del periodo successivo al 1936 (guerra civile in Spagna e Resistenza in Francia e in Italia). Quindi, l’opera viene collegata agli scritti dei maggiori studiosi di Trentin: lo scopritore e biografo Frank Rosengarten, i curatori dei cinque volumi delle sue Opere Scelte (Norberto Bobbio, Moreno Guerrato, Gianantonio Paladini, Alessandro Pizzorusso e Angelo Ventura). Ancora, si descrive il debito intellettuale nei confronti delle teorie della dottrina sociale della Chiesa, oltre che di Vico e Rosmini. Successivamente, si sottolinea che il federalismo di Trentin viene definito come struttura per partecipare, invece che come struttura per decidere. Infine si collega l’opera di Trentin alla scuola del federalismo antropologico del lombardo-veneto (Giuseppe Zanardelli, Angelo Messedaglia, Fedele Lampertico, Luigi Luzzatti, Emilio Morpurgo).
2006
9788849211245
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/182353
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