Il presente volume raccoglie gli Atti del Convegno che organizzato a conclusione di un Progetto di Ateneo 2009-2011 dedicato all’“Archeologia della lana: allevamento, lavorazione e commercio nella Cisalpina romana”. L’incontro ha costituito per noi un fondamentale momento di riflessione e di confronto su un tema, quello dell’allevamento ovino nell’antichità e della lavorazione del suo prodotto più redditizio (appunto la lana), che ebbe un ruolo di vitale importanza nell’economia e nelle società antiche. Si tratta, come noto, di un fenomeno di lunga durata, che nell’Italia settentrionale affonda le radici almeno nell’età del Bronzo, che ebbe grande importanza nell’età del Ferro (come dimostrano l’evoluzione della razza ovina e gli eccezionali reperti da contesti funerari e cultuali (basti citare il caso di Este), che in età romana assunse un’organizzazione avanzata, con ulteriore selezione delle razze ovine e un’attività “manifatturiera” di prodotti DOC (lane, tessuti e vestiario) commerciati a largo raggio nel Mediterraneo, che infine ebbe importanti sviluppi “industriali” in età medievale e moderna. Questa lunga storia è uno dei motivi per cui gli interventi che si succederanno interessano un così ampio arco cronologico, con l’obiettivo non tanto di definire il modo “tecnico” di produrre determinati beni, ma di condurre un’analisi dei cicli produttivi destinata a delineare meglio le dinamiche socio-economiche e la loro evoluzione, secondo la moderna riflessione sull’archeologia della produzione

La lana nella Cisalpina romana: economia e società. Studi in onore di Stefania Pesavento Mattioli

BUSANA, MARIA STELLA;
2012

Abstract

Il presente volume raccoglie gli Atti del Convegno che organizzato a conclusione di un Progetto di Ateneo 2009-2011 dedicato all’“Archeologia della lana: allevamento, lavorazione e commercio nella Cisalpina romana”. L’incontro ha costituito per noi un fondamentale momento di riflessione e di confronto su un tema, quello dell’allevamento ovino nell’antichità e della lavorazione del suo prodotto più redditizio (appunto la lana), che ebbe un ruolo di vitale importanza nell’economia e nelle società antiche. Si tratta, come noto, di un fenomeno di lunga durata, che nell’Italia settentrionale affonda le radici almeno nell’età del Bronzo, che ebbe grande importanza nell’età del Ferro (come dimostrano l’evoluzione della razza ovina e gli eccezionali reperti da contesti funerari e cultuali (basti citare il caso di Este), che in età romana assunse un’organizzazione avanzata, con ulteriore selezione delle razze ovine e un’attività “manifatturiera” di prodotti DOC (lane, tessuti e vestiario) commerciati a largo raggio nel Mediterraneo, che infine ebbe importanti sviluppi “industriali” in età medievale e moderna. Questa lunga storia è uno dei motivi per cui gli interventi che si succederanno interessano un così ampio arco cronologico, con l’obiettivo non tanto di definire il modo “tecnico” di produrre determinati beni, ma di condurre un’analisi dei cicli produttivi destinata a delineare meglio le dinamiche socio-economiche e la loro evoluzione, secondo la moderna riflessione sull’archeologia della produzione
2012
9788897385301
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