Per una società della comunicazione inclusiva e centrata sulle persone è necessario attuare politiche di giustizia: ridistribuire il potere e la ricchezza, ridurre il divario fra paesi del Nord e paesi del Sud, incrementare l'accesso alle risorse strategiche quali i mezzi di comunicazione, informazione e conoscenza, democratizzare gli strumenti e gli organismi di controllo, favorire la diffusione e l'acquisizione delle tecnologie informatiche, trovare principi e meccanismi per il governo di internet. La strada: integrare le nuove tecnologie con i diritti delle persone, attraverso la partecipazione attiva di tutti i settori della società civile a livello internazionale, nazionale e locale. Diciannove studiose e professioniste analizzano da una prospettiva di genere questioni cruciali dell'era della comunicazione e propongono un utilizzo più umano e meno tecnico-commerciale dei saperi del futuro, nel rispetto di tre principi: i diritti umani fondamentali; la partecipazione dal basso, la risposta ai bisogni del Sud globale. La sfida: dimostrare che la società della comunicazione non è cosa da esperti, ma che una società realmente inclusiva e democratica scambia i saperi, garantisce l'equa partecipazione delle donne ed è alla portata di tutti, per il miglioramento della qualità della vita.
Saperi del Futuro. Analisi di donne sulla società della comunicazione
PADOVANI, CLAUDIA
2006
Abstract
Per una società della comunicazione inclusiva e centrata sulle persone è necessario attuare politiche di giustizia: ridistribuire il potere e la ricchezza, ridurre il divario fra paesi del Nord e paesi del Sud, incrementare l'accesso alle risorse strategiche quali i mezzi di comunicazione, informazione e conoscenza, democratizzare gli strumenti e gli organismi di controllo, favorire la diffusione e l'acquisizione delle tecnologie informatiche, trovare principi e meccanismi per il governo di internet. La strada: integrare le nuove tecnologie con i diritti delle persone, attraverso la partecipazione attiva di tutti i settori della società civile a livello internazionale, nazionale e locale. Diciannove studiose e professioniste analizzano da una prospettiva di genere questioni cruciali dell'era della comunicazione e propongono un utilizzo più umano e meno tecnico-commerciale dei saperi del futuro, nel rispetto di tre principi: i diritti umani fondamentali; la partecipazione dal basso, la risposta ai bisogni del Sud globale. La sfida: dimostrare che la società della comunicazione non è cosa da esperti, ma che una società realmente inclusiva e democratica scambia i saperi, garantisce l'equa partecipazione delle donne ed è alla portata di tutti, per il miglioramento della qualità della vita.Pubblicazioni consigliate
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