Nord Est 2008. Rapporto sulla società e l'economia

Sfuggente, incontenibile e sorprendente. Come cerchi di circoscriverlo, poco dopo sgattaiola da qualche altra parte. È il Nord Est che non t’aspetti, che rifugge dalle categorie consolidate. Non perché non voglia consapevolmente stare dentro le regole, ma perché ricerca continuamente una declinazione a propria misura, commisurandole alle proprie caratteristiche. Chi prova ad addentrarsi nei fenomeni sociali ed economici di quest’area, s’accorge che tendenzialmente non ci sono grandi fratture e discontinuità. A ben vedere, sarebbe più corretto affermare che esse avvengono raramente, ma quando si verificano sono dirompenti. Pur tuttavia, ciò non significa che nel frattempo non ci sia cambiamento. Anzi, il mutamento è profondo, strutturale e portatore di una vera e propria “morfogenesi” del Nord Est. Piuttosto, avviene un processo progressivamente adattivo, di rivisitazione dei propri elementi tradizionali in chiave innovativa: una discontinuità light nella quotidianità, quasi sotto traccia. Come un brulicare continuo di tante formichine laboriose: non fanno rumore, ma modificano il territorio, costruiscono nuove reti, edificano nuove strutture.