Wang et al. (2003) hanno definito e operazionalizzato una forma particolare di empatia, inserita in un “framework culture-oriented”, che si sperimenta nei confronti di persone con retroterra culturali ed etnie diverse dalla propria: l’empatia etnoculturale. Wang et al. (2003) hanno creato, nel contesto americano, un efficace questionario di autovalutazione per misurare l’empatia etnoculturale (Scale of Ethnocultural Empathy, SEE) costituito da 31 item che esplorano 4 dimensioni: Empathic Feeling and Expression (EFE), che analizza sia le reazioni emotive esperite di fronte ad esperienze di discriminazione di persone con etnia diversa dalla propria, e alle loro emozioni, sia gli sforzi di comunicare la propria posizione circa tali discriminazioni; Empathic Perspective Taking (EP), che esplora lo sforzo di comprendere i vissuti di persone con background etnico diverso dal proprio, assu¬mendo il loro punto di vista nel vedere il mondo; Acceptance of Cultural Differences (AC), che descrive la propensione a capire e accogliere le tradizioni culturali di altri gruppi etnici; Empathic Awareness (EA), che accerta la consapevolezza e la conoscenza che si possiede circa le esperienze di discriminazione subite da persone di gruppi etnici e razziali diversi dal proprio. Obiettivo del presente studio, è quello di fornire un contributo alla validazione e adattamento della SEE ad un gruppo di studenti italiani. In particolare, ci si propone di testare le proprietà psicometriche della SEE nella sua versione italiana e il modello teorico sottostante. Infine, s’intende valutare la validità di costrutto della scala. Il questionario è stato adattato al contesto italiano mediante la tecnica di back translation procedue (Matricardi, Albiero & Bragaglia, 2006). La versione così ottenuta è stata somministrata a 406 studenti universitari italiani (136 maschi e 270 femmine), al 1° anno di corso (età media = 20.9 anni), provenienti dal Nord Italia (N=203) e dal Sud Italia (N=203). Per la misura della validità di costrutto sono stati somministrati: le versioni italiane dell’Interpersonal Reactivity Index di Davis (Albiero et al., 2006) per la misura dell’empatia “in generale ”, della Scala di Empatia Culturale (Leone et al., 2003) e della Scala di pregiudizio sottile e manifesto (Manganelli Rattazzi e Volpato , 2003); affiancati ad una scala per il controllo della desiderabilità sociale (Manganelli Rattazzi, Canova & Marcorin , 2000). L’analisi fattoriale confermativa di 1° ordine conferma la natura multidimensionale del costrutto, caratterizzata dai 4 fattori latenti (EFE, EP, AC, EA) tra loro correlati. L’analisi fattoriale confermativa di 2° ordine indica che i 4 fattori sono organizzati in un modello gerarchico, con un fattore di ordine gerarchico superiore interpretato dagli autori nei termini di un’empatia etnoculturale generale, misurata con la scala SEE. I risultati confermano la bontà dell’adattamento sia del modello a 4 fattori. Risultano soddisfacenti le caratteristiche metriche dello strumento e la stima della validità di costrutto. Si rilevano delle correlazioni nel range tra basso e moderato tra la SEE e le altre misure di empatia (IRI ed EC) e una forte correlazione negativa tra i punteggi della SEE e le scale del pregiudizio latente e manifesto. Complessivamente i risultati dimostrano la fondatezza teorica e metodologica della SEE. La SEE, rappresenta uno strumento affidabile e con un solido background teorico, che può essere utilizzato in interventi educativi e ricerche che si propongono di facilitare il processo d’integrazione nella scuola e nella vita sociale tra persone con diversi background etnici. Ulteriori studi in corso testimoniano la tenuta dello strumento anche su un gruppo di adolescenti italiani.

PROVARE EMPATIA VERSO PERSONE CON ETNIE DIVERSE DALLA PROPRIA: CONTRIBUTO ALLA VALIDAZIONE ITALIANA DELLA SCALE OF ETHNOCULTURAL EMPATHY

ALBIERO, PAOLO
2007

Abstract

Wang et al. (2003) hanno definito e operazionalizzato una forma particolare di empatia, inserita in un “framework culture-oriented”, che si sperimenta nei confronti di persone con retroterra culturali ed etnie diverse dalla propria: l’empatia etnoculturale. Wang et al. (2003) hanno creato, nel contesto americano, un efficace questionario di autovalutazione per misurare l’empatia etnoculturale (Scale of Ethnocultural Empathy, SEE) costituito da 31 item che esplorano 4 dimensioni: Empathic Feeling and Expression (EFE), che analizza sia le reazioni emotive esperite di fronte ad esperienze di discriminazione di persone con etnia diversa dalla propria, e alle loro emozioni, sia gli sforzi di comunicare la propria posizione circa tali discriminazioni; Empathic Perspective Taking (EP), che esplora lo sforzo di comprendere i vissuti di persone con background etnico diverso dal proprio, assu¬mendo il loro punto di vista nel vedere il mondo; Acceptance of Cultural Differences (AC), che descrive la propensione a capire e accogliere le tradizioni culturali di altri gruppi etnici; Empathic Awareness (EA), che accerta la consapevolezza e la conoscenza che si possiede circa le esperienze di discriminazione subite da persone di gruppi etnici e razziali diversi dal proprio. Obiettivo del presente studio, è quello di fornire un contributo alla validazione e adattamento della SEE ad un gruppo di studenti italiani. In particolare, ci si propone di testare le proprietà psicometriche della SEE nella sua versione italiana e il modello teorico sottostante. Infine, s’intende valutare la validità di costrutto della scala. Il questionario è stato adattato al contesto italiano mediante la tecnica di back translation procedue (Matricardi, Albiero & Bragaglia, 2006). La versione così ottenuta è stata somministrata a 406 studenti universitari italiani (136 maschi e 270 femmine), al 1° anno di corso (età media = 20.9 anni), provenienti dal Nord Italia (N=203) e dal Sud Italia (N=203). Per la misura della validità di costrutto sono stati somministrati: le versioni italiane dell’Interpersonal Reactivity Index di Davis (Albiero et al., 2006) per la misura dell’empatia “in generale ”, della Scala di Empatia Culturale (Leone et al., 2003) e della Scala di pregiudizio sottile e manifesto (Manganelli Rattazzi e Volpato , 2003); affiancati ad una scala per il controllo della desiderabilità sociale (Manganelli Rattazzi, Canova & Marcorin , 2000). L’analisi fattoriale confermativa di 1° ordine conferma la natura multidimensionale del costrutto, caratterizzata dai 4 fattori latenti (EFE, EP, AC, EA) tra loro correlati. L’analisi fattoriale confermativa di 2° ordine indica che i 4 fattori sono organizzati in un modello gerarchico, con un fattore di ordine gerarchico superiore interpretato dagli autori nei termini di un’empatia etnoculturale generale, misurata con la scala SEE. I risultati confermano la bontà dell’adattamento sia del modello a 4 fattori. Risultano soddisfacenti le caratteristiche metriche dello strumento e la stima della validità di costrutto. Si rilevano delle correlazioni nel range tra basso e moderato tra la SEE e le altre misure di empatia (IRI ed EC) e una forte correlazione negativa tra i punteggi della SEE e le scale del pregiudizio latente e manifesto. Complessivamente i risultati dimostrano la fondatezza teorica e metodologica della SEE. La SEE, rappresenta uno strumento affidabile e con un solido background teorico, che può essere utilizzato in interventi educativi e ricerche che si propongono di facilitare il processo d’integrazione nella scuola e nella vita sociale tra persone con diversi background etnici. Ulteriori studi in corso testimoniano la tenuta dello strumento anche su un gruppo di adolescenti italiani.
2007
Atti del XXI° Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia dello Sviluppo
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