Dal 2006 ad oggi in Centro-Nord Europa, si sono verificate importanti ondate epidemiche di Blue tongue Virus sierotipo 8 (BTV-8). Nel 2007, sono stati notificati più di 12.000 focolai in Belgio, Olanda, Francia, Lussemburgo e Germania. Ogni anno l’Italia, importa migliaia di animali da questi Paesi. In particolare la Regione Veneto, dal 26 Ottobre 2007 al 26 Febbraio 2008, ha importato circa 420.000 bovini dalla Francia, 33 di questi animali sono risultati sieropositivi al BTV-8 (26 di questi sono risultati positivi anche al test PCR). Questa nuova situazione epidemiologica ha posto attenzione sul rafforzamento della sorveglianza in questa regione in modo da rilevare rapidamente qualsiasi introduzione di BTV-8. Al fine di identificare le aree maggiormente esposte al rischio di introduzione di BT è stata condotta un’Analisi Esplorativa Visuale attraverso un sistema MCM (Multiple Criteria Method) tenendo in considerazione le densità di bovini importati da aree a rischio in cui è stata dimostrata attiva circolazione del BTV-8, le aree con un’alta densità di unità produttive di bovini riproduttori e bovini da carne e la presenza del vettore. Tre aree, identificate ad alto rischio, sono state sottoposte ad un monitoraggio addizionale. Il 13 marzo 2008 all’interno di questa sorveglianza supplementare è stato possibile identificare il primo focolaio Italiano di BTV-8 nel Comune di Isola della Scala (Provincia di Verona). È stato successivamente testato il latte di massa che ha permesso di identificare nove allevamenti positivi di cui quattro, compreso quello di Isola della Scala, confermati dal centro di referenza nazionale. A seguito della conferma di tali positività, il Ministero della Salute ha istituito una zona di restrizione che è variata nel tempo in funzione della situazione epidemiologica ed ha adottato come strategia di controllo la vaccinazione di tutta la popolazione sensibile presente nelle province di Verona e Mantova.

Gestione e controllo dell'infezione da Blue tongue virus sierotipo 8 (BTV-8) in Veneto

CECCHINATO, MATTIA;
2008

Abstract

Dal 2006 ad oggi in Centro-Nord Europa, si sono verificate importanti ondate epidemiche di Blue tongue Virus sierotipo 8 (BTV-8). Nel 2007, sono stati notificati più di 12.000 focolai in Belgio, Olanda, Francia, Lussemburgo e Germania. Ogni anno l’Italia, importa migliaia di animali da questi Paesi. In particolare la Regione Veneto, dal 26 Ottobre 2007 al 26 Febbraio 2008, ha importato circa 420.000 bovini dalla Francia, 33 di questi animali sono risultati sieropositivi al BTV-8 (26 di questi sono risultati positivi anche al test PCR). Questa nuova situazione epidemiologica ha posto attenzione sul rafforzamento della sorveglianza in questa regione in modo da rilevare rapidamente qualsiasi introduzione di BTV-8. Al fine di identificare le aree maggiormente esposte al rischio di introduzione di BT è stata condotta un’Analisi Esplorativa Visuale attraverso un sistema MCM (Multiple Criteria Method) tenendo in considerazione le densità di bovini importati da aree a rischio in cui è stata dimostrata attiva circolazione del BTV-8, le aree con un’alta densità di unità produttive di bovini riproduttori e bovini da carne e la presenza del vettore. Tre aree, identificate ad alto rischio, sono state sottoposte ad un monitoraggio addizionale. Il 13 marzo 2008 all’interno di questa sorveglianza supplementare è stato possibile identificare il primo focolaio Italiano di BTV-8 nel Comune di Isola della Scala (Provincia di Verona). È stato successivamente testato il latte di massa che ha permesso di identificare nove allevamenti positivi di cui quattro, compreso quello di Isola della Scala, confermati dal centro di referenza nazionale. A seguito della conferma di tali positività, il Ministero della Salute ha istituito una zona di restrizione che è variata nel tempo in funzione della situazione epidemiologica ed ha adottato come strategia di controllo la vaccinazione di tutta la popolazione sensibile presente nelle province di Verona e Mantova.
2008
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