Nel settore florovivaistico si ricorre spesso in modo eccessivo all’uso di concimi (in particolare azotati) al fine di accelerare il ciclo produttivo e migliorare il valore ornamentale delle piante. Questa pratica si può dimostrare non solo svantaggiosa dal punto di vista economico-produttivo, ma anche preoccupante da un punto di vista ambientale. Il presente lavoro è stato rivolto alla valutazione delle esigenze idriche e nutrizionali (azotate in particolare) del cipresso leilandi (x Cupressocyparis leylandii), specie che sta ricevendo sempre maggiori consensi per la realizzazione di siepi. A questo scopo, le piantesono stateallevate in vaso utilizzando un substrato a base di torba arricchita con concime a cessione controllata (3 kg m–3) sul quale si sono distribuite 4 dosi di N (0,0, 0.1, 0.2 e 0.3 g L–1 di substrato) sotto forma di urea agricola (UA) o urea a cessione controllata (UCC). Sono inoltre stati adottati due regimi irrigui, tali da ripristinare la capacità idrica di contenitore, quando questa si fosse ridotta del 25 (V1) o del 50% (V2). All’aumentare della dose di N somministrata non è corrisposto un accrescimento della pianta né in termini di altezza, né in termini di pesi fresco o secco. Al contrario, i parametri biometrici rilevati (per es. altezza, larghezza, indice di crescita, numero e lunghezza dei rami) e quelli relativi alla produzione di biomassa, sono progressivamente diminuiti, spesso in modo lineare. Poco rilevanti si sono dimostrati gli effetti del tipo di urea: con quella a cessione controllata si sono ottenuti, in alcuni casi, i risultati migliori (altezza, indice di crescita) che devono però essere valuta ti anche in relazione al costo del concime. Più positivo, invece, si è dimostrato l’utilizzo di elevati volumi irrigui somministrati a turni, che hanno favorito l’accrescimento delle piante.

Concimazione azotata e irrigazione al cipresso leilandi allevato in contenitore. Accrescimento della pianta

ZANIN, GIAMPAOLO
2008

Abstract

Nel settore florovivaistico si ricorre spesso in modo eccessivo all’uso di concimi (in particolare azotati) al fine di accelerare il ciclo produttivo e migliorare il valore ornamentale delle piante. Questa pratica si può dimostrare non solo svantaggiosa dal punto di vista economico-produttivo, ma anche preoccupante da un punto di vista ambientale. Il presente lavoro è stato rivolto alla valutazione delle esigenze idriche e nutrizionali (azotate in particolare) del cipresso leilandi (x Cupressocyparis leylandii), specie che sta ricevendo sempre maggiori consensi per la realizzazione di siepi. A questo scopo, le piantesono stateallevate in vaso utilizzando un substrato a base di torba arricchita con concime a cessione controllata (3 kg m–3) sul quale si sono distribuite 4 dosi di N (0,0, 0.1, 0.2 e 0.3 g L–1 di substrato) sotto forma di urea agricola (UA) o urea a cessione controllata (UCC). Sono inoltre stati adottati due regimi irrigui, tali da ripristinare la capacità idrica di contenitore, quando questa si fosse ridotta del 25 (V1) o del 50% (V2). All’aumentare della dose di N somministrata non è corrisposto un accrescimento della pianta né in termini di altezza, né in termini di pesi fresco o secco. Al contrario, i parametri biometrici rilevati (per es. altezza, larghezza, indice di crescita, numero e lunghezza dei rami) e quelli relativi alla produzione di biomassa, sono progressivamente diminuiti, spesso in modo lineare. Poco rilevanti si sono dimostrati gli effetti del tipo di urea: con quella a cessione controllata si sono ottenuti, in alcuni casi, i risultati migliori (altezza, indice di crescita) che devono però essere valuta ti anche in relazione al costo del concime. Più positivo, invece, si è dimostrato l’utilizzo di elevati volumi irrigui somministrati a turni, che hanno favorito l’accrescimento delle piante.
2008
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