Il ruolo della vegetazione nel controllo del clima urbano. I boschi periurbani e gli alberi nelle città

Lo studio del clima e del microclima è una scienza relativamente recente. Altrettanto non si può dire per le tecniche di controllo dei fattori microclimatici, da sempre utilizzate dall’uomo per creare condizioni di maggior confort, in primo luogo nelle sue abitazioni ma anche nell’ambiente esterno. Ogni intervento progettuale che voglia sfruttare la funzione climatizzante del verde, deve tenere presente, come presupposto fondamentale, che l’efficacia della vegetazione nel modificare le variabili climatiche è strettamente legata alle dimensioni e alle condizioni di salute degli alberi. Deve inoltre considerare che i costi di manutenzione e rinnovo del verde, in termini economici ed energetici, possono essere fortemente condizionati dalle scelte progettuali. Alberi sani, con chiome ampie e vigorose, o popolamenti forestali caratterizzati da adeguata stabilità nel tempo, sono fondamentali nel garantire massimi benefici e la sostenibilità dell’infrastruttura verde. La qualità nella progettazione e, soprattutto, nella gestione delle piante urbane, sono dunque fondamentali per garantire la loro funzionalità nel controllo del microclima. Per questo motivo appare importante descrivere alcune delle modalità tecniche con cui può essere affrontata la progettazione degli spazi verdi per la mitigazione dell’isola di calore, in due ambiti diversi, ma altrettanto importanti. Il primo riguarda la progettazione di interventi estensivi, basati su criteri prevalentemente naturalistici ed ecologici, volti a realizzare popolamenti arborei “paranaturali” attorno alla città; il secondo riguarda la piantagione e la gestione degli alberi in situazioni prettamente urbane, dove le condizioni ambientali sono più “estreme” per la vegetazione, e dove è necessario favorire la crescita e la salute delle piante, e limitare i conflitti tra la vegetazione e le altre strutture ed infrastrutture urbane, con le tecniche dell’arboricoltura e dall’agronomia.