Le popolazioni di animali selvatici sono soggette a numerose problematiche sanitarie in quanto possono essere oggetto di movimentazioni e venire a contatto con altre specie. Interventi gestionali quali catture e abbattimenti costituiscono ottime opportunità per effettuare prelievi ed indagare sulle loro condizioni di salute. La Riserva Naturale dello Stato “Bosco della Mesola” (Fe) rappresenta uno degli ultimi e meglio conservati esempi di bosco di pianura. SCOPO: Il daino compete direttamente con la popolazione autoctona di cervo, causando problematiche ecologiche e rendendo necessario un piano di controllo numerico previsto dal piano di gestione della Riserva. Questo ha permesso la raccolta di materiale per la conoscenza dello stato sanitario dei daini, della contaminazione del territorio e del loro ruolo quali reservoir per l’uomo. METODI: Da settembre 2005 a febbraio 2006 si è proceduto sugli animali abbattuti a misurazioni biometriche, alla raccolta di ectoparassiti e di feci per esami coprologici e all’esecuzione di esame anatomo-patologico con raccolta di campioni per il successivo esame istopatologico. RISULTATI: Sono stati campionati 140 esemplari, in maggioranza piccoli. All’ispezione macroscopica, gli animali hanno presentato buono stato di nutrizione e scarsa presenza di lesioni. Al microscopio, gli organi maggiormente colpiti sono risultati i polmoni con reazioni infiammatorie principalmente parassitarie e l’intestino con lesioni infiammatorie croniche compatibili con agenti batterici. Dagli esami coprologici si è isolata Giardia duodenalis di un sottotipo mai isolato in altri mammiferi. Nelle carni si è osservata infestazione da sarcocisti. CONCLUSIONI: La modalità di cattura ha condotto a risultati non sempre interpretabili, anche se di valore nella bibliografia carente sul daino selvatico. L’identificazione di G. duodenalis apre la discussione sul potenziale zoonosico, poiché la Riserva è visitata da turisti e circondata da coltivazioni e allevamenti lagunari. Non potendo indagare direttamente specie di maggior valore, i daini hanno fornito preziosi dati indiretti, primo passo verso un monitoraggio più completo.

Indagine sulle condizioni sanitarie del daino (Dama dama) del Bosco della Mesola -Delta del Po (FE) (2005-'06)

DE BATTISTI, RENZO;POPPI, LISA
2008

Abstract

Le popolazioni di animali selvatici sono soggette a numerose problematiche sanitarie in quanto possono essere oggetto di movimentazioni e venire a contatto con altre specie. Interventi gestionali quali catture e abbattimenti costituiscono ottime opportunità per effettuare prelievi ed indagare sulle loro condizioni di salute. La Riserva Naturale dello Stato “Bosco della Mesola” (Fe) rappresenta uno degli ultimi e meglio conservati esempi di bosco di pianura. SCOPO: Il daino compete direttamente con la popolazione autoctona di cervo, causando problematiche ecologiche e rendendo necessario un piano di controllo numerico previsto dal piano di gestione della Riserva. Questo ha permesso la raccolta di materiale per la conoscenza dello stato sanitario dei daini, della contaminazione del territorio e del loro ruolo quali reservoir per l’uomo. METODI: Da settembre 2005 a febbraio 2006 si è proceduto sugli animali abbattuti a misurazioni biometriche, alla raccolta di ectoparassiti e di feci per esami coprologici e all’esecuzione di esame anatomo-patologico con raccolta di campioni per il successivo esame istopatologico. RISULTATI: Sono stati campionati 140 esemplari, in maggioranza piccoli. All’ispezione macroscopica, gli animali hanno presentato buono stato di nutrizione e scarsa presenza di lesioni. Al microscopio, gli organi maggiormente colpiti sono risultati i polmoni con reazioni infiammatorie principalmente parassitarie e l’intestino con lesioni infiammatorie croniche compatibili con agenti batterici. Dagli esami coprologici si è isolata Giardia duodenalis di un sottotipo mai isolato in altri mammiferi. Nelle carni si è osservata infestazione da sarcocisti. CONCLUSIONI: La modalità di cattura ha condotto a risultati non sempre interpretabili, anche se di valore nella bibliografia carente sul daino selvatico. L’identificazione di G. duodenalis apre la discussione sul potenziale zoonosico, poiché la Riserva è visitata da turisti e circondata da coltivazioni e allevamenti lagunari. Non potendo indagare direttamente specie di maggior valore, i daini hanno fornito preziosi dati indiretti, primo passo verso un monitoraggio più completo.
2008
Atti del I Convegno Nazionale della Ricerca nei Parchi
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