L'ombrina boccadoro (Argyrosomus regius) è un pesce bentopelagico diffuso nell'Atlantico centro-orientale, nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero, che per le sue caratteristiche di rapido accrescimento e la buona qualità delle carni rappresenta una delle specie alternative di maggiore interesse per la maricoltura mediterranea. Nel settembre 2007 si è assistito ad un episodio di mortalità a carico di uno stock di ombrine boccadoro importate dalla Francia ed ingrassate in un impianto di gabbie offshore della Sardegna nord-orientale. Il lotto derivava dall‟unione di due differenti semine (Peso=8,3 g), effettuate in agosto 2005 (G1, N=93442) e luglio 2006 (G2, N=45000), poi riunite in un‟unica gabbia in maggio 2007. La difformità di taglia rendeva comunque distinguibili i soggetti dei due gruppi anche una volta riuniti. Nel settembre 2007 i pesci hanno iniziato a manifestare segni aspecifici quali letargia e cachessia, con una mortalità a stillicidio, che si è protratta per circa due mesi. La mortalità totale è stata valutata intorno al 5% esclusivamente a carico del gruppo di taglia maggiore. Da settembre 2007 a gennaio 2008, 65 soggetti di taglia compresa tra 240 e 1100 g sono stati prelevati e sottoposti ad esame parassitologico, batteriologico, virologico ed istopatologico. Nel periodo in cui si manifestava la patologia, la temperatura dell‟acqua a 1 m di profondità era compresa tra 21 e 24°C, con salinità tra 37 e 38‰. Gli esami virologico e batteriologico sono risultati entrambi negativi. All‟esame parassitologico è stata rilevata la sola presenza a livello branchiale di una specie di monogeneo microcotilide, Sciaenocotyle panceri, con altissimi livelli di infestazione (P=100%, Range I=70-1000) nel settembre 2007, che progressivamente si sono ridotti nei mesi successivi. All'esame necroscopico le branchie apparivano anemiche, con ipersecrezione mucosa e invase da parassiti, da cui si staccavano lunghi grappoli di uova giallastre. Gli organi viscerali, in particolare fegato, cuore e milza, apparivano anemici. All‟osservazione istopatologica si confermava la presenza di grave anemia branchiale, con emorragie e assenza di eritrociti nei capillari delle lamelle. Nel punto di adesione del parassita le lamelle apparivano degenerate ed in alcuni casi amputate. Gli organi viscerali mostravano segni di anemia meno evidenti. L'episodio descritto rappresenta la prima segnalazione di infestazione da S. panceri in ombrine boccadoro in ambiente di allevamento. Sciaenocotyle panceri è un parassita comune in Umbrina cirrosa, con un‟unica precedente segnalazione in ombrine boccadoro selvatiche del Mediterraneo. A differenza di altri microcotilidi, parassiti descritti in letteratura come ematofagi, nei campioni di S. panceri esaminati non è stata messa in evidenza attività ematofagica, mentre l'azione anemizzante veniva prodotta in seguito alla rottura dei filamenti branchiali da parte delle strutture di adesione (clamps) dell'organo di attacco (haptor) del parassita. I differenti livelli di infestazione, virulenza e mortalità riscontrati nei due gruppi non sono di facile interpretazione. Si può ipotizzare la pre-esistenza del parassita nei pesci G1 e la trasmissione a quelli di taglia minore (G2) in seguito alla coabitazione nella stessa gabbia. Le interessanti potenzialità che l‟ombrina boccadoro presenta come specie innovativa in maricoltura rende estremamente importante lo studio degli agenti patogeni in grado di determinare problematiche sanitarie e commerciali in questa specie ittica, oltre che la messa a punto di opportune strategie di profilassi volte ad impedirne la diffusione

Episodio di mortalità  da Sciaenocotyle panceri (monogenea: microcotylidae) in ombrina boccadoro Argyrosomus regius allevata in Sardegna

QUAGLIO, FRANCESCO;
2008

Abstract

L'ombrina boccadoro (Argyrosomus regius) è un pesce bentopelagico diffuso nell'Atlantico centro-orientale, nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero, che per le sue caratteristiche di rapido accrescimento e la buona qualità delle carni rappresenta una delle specie alternative di maggiore interesse per la maricoltura mediterranea. Nel settembre 2007 si è assistito ad un episodio di mortalità a carico di uno stock di ombrine boccadoro importate dalla Francia ed ingrassate in un impianto di gabbie offshore della Sardegna nord-orientale. Il lotto derivava dall‟unione di due differenti semine (Peso=8,3 g), effettuate in agosto 2005 (G1, N=93442) e luglio 2006 (G2, N=45000), poi riunite in un‟unica gabbia in maggio 2007. La difformità di taglia rendeva comunque distinguibili i soggetti dei due gruppi anche una volta riuniti. Nel settembre 2007 i pesci hanno iniziato a manifestare segni aspecifici quali letargia e cachessia, con una mortalità a stillicidio, che si è protratta per circa due mesi. La mortalità totale è stata valutata intorno al 5% esclusivamente a carico del gruppo di taglia maggiore. Da settembre 2007 a gennaio 2008, 65 soggetti di taglia compresa tra 240 e 1100 g sono stati prelevati e sottoposti ad esame parassitologico, batteriologico, virologico ed istopatologico. Nel periodo in cui si manifestava la patologia, la temperatura dell‟acqua a 1 m di profondità era compresa tra 21 e 24°C, con salinità tra 37 e 38‰. Gli esami virologico e batteriologico sono risultati entrambi negativi. All‟esame parassitologico è stata rilevata la sola presenza a livello branchiale di una specie di monogeneo microcotilide, Sciaenocotyle panceri, con altissimi livelli di infestazione (P=100%, Range I=70-1000) nel settembre 2007, che progressivamente si sono ridotti nei mesi successivi. All'esame necroscopico le branchie apparivano anemiche, con ipersecrezione mucosa e invase da parassiti, da cui si staccavano lunghi grappoli di uova giallastre. Gli organi viscerali, in particolare fegato, cuore e milza, apparivano anemici. All‟osservazione istopatologica si confermava la presenza di grave anemia branchiale, con emorragie e assenza di eritrociti nei capillari delle lamelle. Nel punto di adesione del parassita le lamelle apparivano degenerate ed in alcuni casi amputate. Gli organi viscerali mostravano segni di anemia meno evidenti. L'episodio descritto rappresenta la prima segnalazione di infestazione da S. panceri in ombrine boccadoro in ambiente di allevamento. Sciaenocotyle panceri è un parassita comune in Umbrina cirrosa, con un‟unica precedente segnalazione in ombrine boccadoro selvatiche del Mediterraneo. A differenza di altri microcotilidi, parassiti descritti in letteratura come ematofagi, nei campioni di S. panceri esaminati non è stata messa in evidenza attività ematofagica, mentre l'azione anemizzante veniva prodotta in seguito alla rottura dei filamenti branchiali da parte delle strutture di adesione (clamps) dell'organo di attacco (haptor) del parassita. I differenti livelli di infestazione, virulenza e mortalità riscontrati nei due gruppi non sono di facile interpretazione. Si può ipotizzare la pre-esistenza del parassita nei pesci G1 e la trasmissione a quelli di taglia minore (G2) in seguito alla coabitazione nella stessa gabbia. Le interessanti potenzialità che l‟ombrina boccadoro presenta come specie innovativa in maricoltura rende estremamente importante lo studio degli agenti patogeni in grado di determinare problematiche sanitarie e commerciali in questa specie ittica, oltre che la messa a punto di opportune strategie di profilassi volte ad impedirne la diffusione
2008
Atti del XV Convegno Nazionale della Società  Italiana di Patologia Ittica
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