Il volume presenta gli esiti delle ricerche condotte dall'autrice durante il triennio del dottorato di ricerca. I risultati delle indagini sono molto innovativi, poichè modificano l'approccio allo studio dell'iconografia della visione teofanica. Attraverso un'approfondita disamina delle fonti artistiche e testuali, l'autrice dimostra la libertà degli iconografi nella raffigurazione dell'immagine di Dio. A differenza di quanto sostenuto dagli studiosi che se ne sono occupati precedentemente, le immagini teofaniche non si rifanno mai esattamente a una fonte testuale riconoscibile, né corrispondono con esattezza ai testi liturgici. Piuttosto, le immagini teofaniche costituiscono una summa delle fonti bibliche, esegetiche, liturgiche, trattate sempre liberamente dagli artisti. L'autrice dimostra inoltre che 1) gli unici elementi di continuità nella tradizione iconografica sono il fatto che nessuna iconografia è uguale ad un'altra, ovvero, che non esistono due iconografie teofaniche identiche; 2) che il ruolo dei testimoni della visione è centrale nella comprensione dell'iconografia; 3) che l'unica corrispondenza con le fonti testuali va ricercata nella letteratura monastica che riguarda la visione di Dio.

Ars monastica. Iconografia teofanica e tradizione mistica nel mediterraneo altomedievale (V-XI secolo)

CANTONE, VALENTINA
2008

Abstract

Il volume presenta gli esiti delle ricerche condotte dall'autrice durante il triennio del dottorato di ricerca. I risultati delle indagini sono molto innovativi, poichè modificano l'approccio allo studio dell'iconografia della visione teofanica. Attraverso un'approfondita disamina delle fonti artistiche e testuali, l'autrice dimostra la libertà degli iconografi nella raffigurazione dell'immagine di Dio. A differenza di quanto sostenuto dagli studiosi che se ne sono occupati precedentemente, le immagini teofaniche non si rifanno mai esattamente a una fonte testuale riconoscibile, né corrispondono con esattezza ai testi liturgici. Piuttosto, le immagini teofaniche costituiscono una summa delle fonti bibliche, esegetiche, liturgiche, trattate sempre liberamente dagli artisti. L'autrice dimostra inoltre che 1) gli unici elementi di continuità nella tradizione iconografica sono il fatto che nessuna iconografia è uguale ad un'altra, ovvero, che non esistono due iconografie teofaniche identiche; 2) che il ruolo dei testimoni della visione è centrale nella comprensione dell'iconografia; 3) che l'unica corrispondenza con le fonti testuali va ricercata nella letteratura monastica che riguarda la visione di Dio.
2008
9788861292208
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