LA CEMENTAZIONE IN COMPOSITO DELLE FACCETTE IN CERAMICA: CONFRONTO FRA DUE METODICHE Feletto L.*, Donà M., Zambon V., Favero G., Stellini E. Università degli Studi di Padova – Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentatria - Cattedra di Parodontologia Clinica – Direttore: Prof. Edoardo Stellini Scopo del lavoro: Le faccette in ceramica rappresentano una delle ultime frontiere dell’odontoiatria estetica e cosmetica. L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di confrontare sperimentalmente due metodiche di cementazione adesiva dei manufatti: la tecnica con composito riscaldato e la tecnica con composito a freddo. Materiali e metodi: Sono stati selezionati 20 incisivi centrali, divisi random in due gruppi di 10 elementi ciascuno. I denti sono stati preparati con tecnica butt-joint in sola superficie smaltea per uno spessore massimo di 0,7 mm. Mordenzati con acido orto fosforico al 37% per 30 secondi, ibridizzati con adesivo e polimerizzati. Le faccette sono state mordenzate con acido idrofluoridrico per 30 secondi, trattate con silano caldo, spalmate di adesivo, non polimerizzate, e caricate di composito. Il composito del gruppo A era a temperatura ambiente, quello del gruppo B riscaldato a 45°C. I manufatti sono stati posizionati sui denti; sono stati rimossi i debordi di composito ed isolati i bordi con glicerolo liquido. Il campione è stato polimerizzato per 120 secondi. In laboratorio sono state eseguite per ogni dente due sezioni al microtomo, una mediana e una marginale. Di ciascuna sezione sono state ingrandite 3 parti: margine cervicale, porzione centrale, margine incisale. Le sezioni così ottenute sono state sottoposte a doratura per SEM. Gli ingrandimenti al SEM sono stati ripetuti, costanti per tutti i campioni a 35, 200 e 350 volte. Sono state misurate le distanze tra unità dente – composito e faccetta nelle 3 posizioni e costruite delle tabelle. Valutata visivamente la distribuzione dei riempitivi nei due gruppi alla ricerca di eterogeneità. Risultati: In fase di cementazione si è trovata una maggiore maneggevolezza nel gruppo B. In fase di preparazione 2 faccette del gruppo A e 4 del gruppo B si sono separati nettamente dall’unità dente – composito. Le distanze misurate nelle diverse posizioni hanno rivelato un minor spessore di composito tra dente e faccetta nel gruppo B (circa 4,5%). Dato rilevante statisticamente. All’esame visivo non si sono rilevati cambiamenti nella distribuzione del riempitivo, non si sono viste inclusioni di bolle d’aria in fase di cementazione tra gruppo A e B. tuttavia il gap tra composito e ceramica è visibile in tutte le fotografie. Conclusioni: Il riscaldamento del composito agevola la cementazione della faccetta: riduce lo spessore di cementazione e ne aumenta la maneggevolezza, riducendo il rischio di frattura durante il lavoro. Il riscaldamento delle masse sembra non modificare sostanzialmente il composito, tuttavia il fatto che le faccette cementate a caldo si siano staccate con maggior facilità ci ha spinto ad avviare nuovi studi. A breve saranno pubblicati i risultati ottenuti.

LA CEMENTAZIONE IN COMPOSITO DELLE FACCETTE IN CERAMICA: CONFRONTO FRA DUE METODICHE

STELLINI, EDOARDO
2009

Abstract

LA CEMENTAZIONE IN COMPOSITO DELLE FACCETTE IN CERAMICA: CONFRONTO FRA DUE METODICHE Feletto L.*, Donà M., Zambon V., Favero G., Stellini E. Università degli Studi di Padova – Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentatria - Cattedra di Parodontologia Clinica – Direttore: Prof. Edoardo Stellini Scopo del lavoro: Le faccette in ceramica rappresentano una delle ultime frontiere dell’odontoiatria estetica e cosmetica. L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di confrontare sperimentalmente due metodiche di cementazione adesiva dei manufatti: la tecnica con composito riscaldato e la tecnica con composito a freddo. Materiali e metodi: Sono stati selezionati 20 incisivi centrali, divisi random in due gruppi di 10 elementi ciascuno. I denti sono stati preparati con tecnica butt-joint in sola superficie smaltea per uno spessore massimo di 0,7 mm. Mordenzati con acido orto fosforico al 37% per 30 secondi, ibridizzati con adesivo e polimerizzati. Le faccette sono state mordenzate con acido idrofluoridrico per 30 secondi, trattate con silano caldo, spalmate di adesivo, non polimerizzate, e caricate di composito. Il composito del gruppo A era a temperatura ambiente, quello del gruppo B riscaldato a 45°C. I manufatti sono stati posizionati sui denti; sono stati rimossi i debordi di composito ed isolati i bordi con glicerolo liquido. Il campione è stato polimerizzato per 120 secondi. In laboratorio sono state eseguite per ogni dente due sezioni al microtomo, una mediana e una marginale. Di ciascuna sezione sono state ingrandite 3 parti: margine cervicale, porzione centrale, margine incisale. Le sezioni così ottenute sono state sottoposte a doratura per SEM. Gli ingrandimenti al SEM sono stati ripetuti, costanti per tutti i campioni a 35, 200 e 350 volte. Sono state misurate le distanze tra unità dente – composito e faccetta nelle 3 posizioni e costruite delle tabelle. Valutata visivamente la distribuzione dei riempitivi nei due gruppi alla ricerca di eterogeneità. Risultati: In fase di cementazione si è trovata una maggiore maneggevolezza nel gruppo B. In fase di preparazione 2 faccette del gruppo A e 4 del gruppo B si sono separati nettamente dall’unità dente – composito. Le distanze misurate nelle diverse posizioni hanno rivelato un minor spessore di composito tra dente e faccetta nel gruppo B (circa 4,5%). Dato rilevante statisticamente. All’esame visivo non si sono rilevati cambiamenti nella distribuzione del riempitivo, non si sono viste inclusioni di bolle d’aria in fase di cementazione tra gruppo A e B. tuttavia il gap tra composito e ceramica è visibile in tutte le fotografie. Conclusioni: Il riscaldamento del composito agevola la cementazione della faccetta: riduce lo spessore di cementazione e ne aumenta la maneggevolezza, riducendo il rischio di frattura durante il lavoro. Il riscaldamento delle masse sembra non modificare sostanzialmente il composito, tuttavia il fatto che le faccette cementate a caldo si siano staccate con maggior facilità ci ha spinto ad avviare nuovi studi. A breve saranno pubblicati i risultati ottenuti.
2009
Atti del congresso - Congresso Nazionale dei Docenti di Discipline Odontostomatologiche e Chirurgia maxillo-facciale
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