Introduzione e scopo del lavoro. Il trattamento delle malocclusioni di classe III a prevalente sede mascellare in età pediatrica si avvale dell’impiego di dispositivi fissi per la risoluzione della discrepanza trasversale, se presente, mentre sul piano sagittale ad oggi il dispositivo di prima scelta è la trazione extra orale inversa secondo Delaire. L’implantologia per ancoraggio ortodontico si è molto diffusa negli ultimi anni ed il suo impiego nel paziente pediatrico è consentito, fatte salve alcune limitazioni e cautele. Scopo del presente lavoro è di proporre un innovativo dispositivo intraorale, monomascellare e fisso, ancorato su microimpianti palatini, che non richiede la collaborazione del paziente ed evita un impatto pesante sull’estetica e la vita di relazione del paziente durante il trattamento. Materiali e metodi. Dopo un’accurata fase di sperimentazione biomeccanica in vitro, eseguita su simulatori analizzati con tecnica analogica e digitale 3D, già oggetto di comunicazione a congresso internazionale, è stato selezionato un caso di malocclusione di classe III in dentizione mista, che si è valutato, dopo analisi di studio ed esame clinico e psicologico comportamentale del paziente, necessitare di terapia ortodontica con trazione postero – anteriore e contemporaneamente non offrire adeguate garanzie di collaborazione per l’impiego di maschera di Delaire. È stato allestito un dispositivo ad ancoraggio palatino misto su microimpianti e mucosa, di tipo Pendulum inverso, con componente attiva costituita da due molle in lega TMA che applicano una forza di entità adeguata ad una struttura fissa tipo ferula di solidarizzazione degli elementi dentari dell’intera arcata superiore. Un dispositivo di sicurezza per evitare conseguenze di un accidentale evento avverso di decementazione dell’apparecchio è stato inoltre previsto nella parte anteriore dello stesso. Risultati. Dopo un tempo di trattamento di 6mesi il morso crociato anteriore è stato risolto, con ripristino di una più corretta relazione incisiva e miglioramento della discrepanza sagittale dento – alveolare, nel riscontro clinico così come cefalometrico teleradiografico. Discussione. L’impiego dei microimpianti per l’ancoraggio palatale di una placca acrilica tipo Nance ha consentito l’applicazione di una forza ingente di protrazione mascellare senza ausiliari rimovibili intra ed extra orali, ottenendo un effetto Delaire – simile in tempi ridotti e ricevendo dalle stesse strutture scheletriche mascellari non oggetto di movimento l’ancoraggio necessario. I riscontri teleradiografici confermano le evidenze cliniche. Conclusioni. Il dispositivo descritto ha consentito il trattamento di una malocclusione di classe III in età pediatrica in modo estetico, prescindendo dalla attiva collaborazione del paziente stesso.

UN ORIGINALE DISPOSITIVO FISSO INTRAORALE NON COMPLIANCE PER IL TRATTAMENTO DELLE MALOCCLUSIONI DI CLA

FAVERO, LORENZO;MAZZOLENI, SERGIO;STELLINI, EDOARDO
2009

Abstract

Introduzione e scopo del lavoro. Il trattamento delle malocclusioni di classe III a prevalente sede mascellare in età pediatrica si avvale dell’impiego di dispositivi fissi per la risoluzione della discrepanza trasversale, se presente, mentre sul piano sagittale ad oggi il dispositivo di prima scelta è la trazione extra orale inversa secondo Delaire. L’implantologia per ancoraggio ortodontico si è molto diffusa negli ultimi anni ed il suo impiego nel paziente pediatrico è consentito, fatte salve alcune limitazioni e cautele. Scopo del presente lavoro è di proporre un innovativo dispositivo intraorale, monomascellare e fisso, ancorato su microimpianti palatini, che non richiede la collaborazione del paziente ed evita un impatto pesante sull’estetica e la vita di relazione del paziente durante il trattamento. Materiali e metodi. Dopo un’accurata fase di sperimentazione biomeccanica in vitro, eseguita su simulatori analizzati con tecnica analogica e digitale 3D, già oggetto di comunicazione a congresso internazionale, è stato selezionato un caso di malocclusione di classe III in dentizione mista, che si è valutato, dopo analisi di studio ed esame clinico e psicologico comportamentale del paziente, necessitare di terapia ortodontica con trazione postero – anteriore e contemporaneamente non offrire adeguate garanzie di collaborazione per l’impiego di maschera di Delaire. È stato allestito un dispositivo ad ancoraggio palatino misto su microimpianti e mucosa, di tipo Pendulum inverso, con componente attiva costituita da due molle in lega TMA che applicano una forza di entità adeguata ad una struttura fissa tipo ferula di solidarizzazione degli elementi dentari dell’intera arcata superiore. Un dispositivo di sicurezza per evitare conseguenze di un accidentale evento avverso di decementazione dell’apparecchio è stato inoltre previsto nella parte anteriore dello stesso. Risultati. Dopo un tempo di trattamento di 6mesi il morso crociato anteriore è stato risolto, con ripristino di una più corretta relazione incisiva e miglioramento della discrepanza sagittale dento – alveolare, nel riscontro clinico così come cefalometrico teleradiografico. Discussione. L’impiego dei microimpianti per l’ancoraggio palatale di una placca acrilica tipo Nance ha consentito l’applicazione di una forza ingente di protrazione mascellare senza ausiliari rimovibili intra ed extra orali, ottenendo un effetto Delaire – simile in tempi ridotti e ricevendo dalle stesse strutture scheletriche mascellari non oggetto di movimento l’ancoraggio necessario. I riscontri teleradiografici confermano le evidenze cliniche. Conclusioni. Il dispositivo descritto ha consentito il trattamento di una malocclusione di classe III in età pediatrica in modo estetico, prescindendo dalla attiva collaborazione del paziente stesso.
2009
Atti del congresso - Congresso Nazionale dei Docenti di Discipline Odontostomatologiche e Chirurgia maxillo-facciale
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