Si parla di 'Transfer del sapere', una nuova definizione che risale ai 'Colloqui a Gottinga' in Germania, creata nel 1999 da Gert Antos. Si veda tale proposito il saggio D.Winkler (2009), “L’importanza del ‘Transfer del sapere’ per l’apprendimento delle lingue straniere” (in “Scuola e Lingue Moderne”, Anno XLVII, 6-7: 52-55). Con il termine ‘bilingual’ ci si riferisce alla didattica che riguarda specifiche tematiche svolte in un continuo ‘code-switching’ tra la madre lingua e la lingua di apprendimento, superando in questo modo il metodo comunicativo tanto in auge negli anni ottanta del secolo scorso, ma ancora oggi molto praticato, credendo che parlando solamente sin dall’inizio nella lingua di apprendimento si possano ottenere i massimi risultati dagli apprendenti. Non solo la scoperta scientifica del ‘code-switching’ che la madre lingua e le lingue di apprendimento formano nel cervello ognuna una specifica resonanza e l’attivazione di passare da una resonanza all’altra crea nuove strutture neuronali è stata di fondamentale importanza (si veda J.Abutalebi et alii); anche il fatto di conseguenza emerso che la resonanza della madre lingua è la più radicata in ogni individuo, anche nei soggetti bilingui diventa molto importante che una lingua venga maggiormente approfondita. Questo fa sì che il ‘code-switching’ tra madre lingua e lingua di apprendimento effettuato, soprattutto all’inizio del percorso di studio, di continuo, fa approfondire concetti e la grammatica nella madre lingua e permette di comprendere con precisione di cosa si parla nella lingua di apprendimento e in questo modo può essere compresa meglio la grammatica. Inoltre più si effettua all’inizio il ‘code-switching’, più si innesca in modo naturale il processo di cominciare a pensare nella lingua di apprendimento, di concentrarsi alla sua resonanza. Il termine ‘bilingualer Wissenstransfer’ usato nel breve saggio/abstract viene attualmente definito come Content Language Integrated Learning (CLIL) che sta diventando molto attuale.

Bilingualer Wissenstransfer als curriculare Internationalisierungsstrategie für denFremdsprachenunterricht in Italien

WINKLER PEGORARO, DAGMAR
2009

Abstract

Si parla di 'Transfer del sapere', una nuova definizione che risale ai 'Colloqui a Gottinga' in Germania, creata nel 1999 da Gert Antos. Si veda tale proposito il saggio D.Winkler (2009), “L’importanza del ‘Transfer del sapere’ per l’apprendimento delle lingue straniere” (in “Scuola e Lingue Moderne”, Anno XLVII, 6-7: 52-55). Con il termine ‘bilingual’ ci si riferisce alla didattica che riguarda specifiche tematiche svolte in un continuo ‘code-switching’ tra la madre lingua e la lingua di apprendimento, superando in questo modo il metodo comunicativo tanto in auge negli anni ottanta del secolo scorso, ma ancora oggi molto praticato, credendo che parlando solamente sin dall’inizio nella lingua di apprendimento si possano ottenere i massimi risultati dagli apprendenti. Non solo la scoperta scientifica del ‘code-switching’ che la madre lingua e le lingue di apprendimento formano nel cervello ognuna una specifica resonanza e l’attivazione di passare da una resonanza all’altra crea nuove strutture neuronali è stata di fondamentale importanza (si veda J.Abutalebi et alii); anche il fatto di conseguenza emerso che la resonanza della madre lingua è la più radicata in ogni individuo, anche nei soggetti bilingui diventa molto importante che una lingua venga maggiormente approfondita. Questo fa sì che il ‘code-switching’ tra madre lingua e lingua di apprendimento effettuato, soprattutto all’inizio del percorso di studio, di continuo, fa approfondire concetti e la grammatica nella madre lingua e permette di comprendere con precisione di cosa si parla nella lingua di apprendimento e in questo modo può essere compresa meglio la grammatica. Inoltre più si effettua all’inizio il ‘code-switching’, più si innesca in modo naturale il processo di cominciare a pensare nella lingua di apprendimento, di concentrarsi alla sua resonanza. Il termine ‘bilingualer Wissenstransfer’ usato nel breve saggio/abstract viene attualmente definito come Content Language Integrated Learning (CLIL) che sta diventando molto attuale.
2009
Cercles Seminar. The role of the Common European Framework of Reference for languages (CEFR) and the European Language Portfolio (ELP) in higher education; pubblicato nel sito http://claweb.cla.unipd.it/cmsconv
Cercles Seminar. Common European Framework of Reference for languages (CEFR)
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