L'anastilosi informatica, condotta (2001-2010) nel laboratorio del "Progetto Mantegna" dell'Università degli studi di Padova, congiuntamente da storici dell'arte e da fisici, matematici e ingegneri (D/Storia delle arti Visive e della Musica (A. Denicolò Salmazo)-D di Fisica"Galileo Galei"(Domenico Toniolo), con il controllo della Soprintendenza (A.M.Spiazzi) e la conseguente ricomposizione reale dei frammenti degli affreschi che in origine rivestivano completamente la Cappella Ovetari nella Chiesa degli Eremitani a Padova, frantumati, se non del tutto perduti, da un bombardamento della seconda guerra mondiale, impone la ricerca e la sperimentazione di una nuova metodologia per la lettura di ogni brano della pittura al fine del riconoscimento e della restituzione filologicamente corretta della maniera espressiva degli autori degli affreschi, che in qualche caso non è nota a chi non ha potuto vedere le pitture in loco. Il problema riguarda in particolare l'analisi del primo manifestarsi dell'interesse di Andrea Mantegna per la pittura ad affresco; la tecnica messa a punto sui muri della cappella Ovetari e lo stlile spettacolare ed elegantissimo lì esibito costituiscono il precedente irrinunciabile per la comprensione degli affreschi della Camera picta nel castello di Mantova. Chi sono i maestri del Mantegna? Quale dialogo lega il pittore agli altri protagonisti della decorazione, come sono Giovanni d'Alemagna, Antonio Vivarini e Nicolò Pizzolo? In quale area delle pareti inizia la sperimentazione del Mantegna? Con quali opere su tavola o su tela dell'artista si confrontano gli affreschi? Quale sequenza cronologica dei lavori si può proporre attraverso il suddetto confronto?
Sui frammenti degli affreschi della Cappella Ovetari
DENICOLO', ALBERTA
2009
Abstract
L'anastilosi informatica, condotta (2001-2010) nel laboratorio del "Progetto Mantegna" dell'Università degli studi di Padova, congiuntamente da storici dell'arte e da fisici, matematici e ingegneri (D/Storia delle arti Visive e della Musica (A. Denicolò Salmazo)-D di Fisica"Galileo Galei"(Domenico Toniolo), con il controllo della Soprintendenza (A.M.Spiazzi) e la conseguente ricomposizione reale dei frammenti degli affreschi che in origine rivestivano completamente la Cappella Ovetari nella Chiesa degli Eremitani a Padova, frantumati, se non del tutto perduti, da un bombardamento della seconda guerra mondiale, impone la ricerca e la sperimentazione di una nuova metodologia per la lettura di ogni brano della pittura al fine del riconoscimento e della restituzione filologicamente corretta della maniera espressiva degli autori degli affreschi, che in qualche caso non è nota a chi non ha potuto vedere le pitture in loco. Il problema riguarda in particolare l'analisi del primo manifestarsi dell'interesse di Andrea Mantegna per la pittura ad affresco; la tecnica messa a punto sui muri della cappella Ovetari e lo stlile spettacolare ed elegantissimo lì esibito costituiscono il precedente irrinunciabile per la comprensione degli affreschi della Camera picta nel castello di Mantova. Chi sono i maestri del Mantegna? Quale dialogo lega il pittore agli altri protagonisti della decorazione, come sono Giovanni d'Alemagna, Antonio Vivarini e Nicolò Pizzolo? In quale area delle pareti inizia la sperimentazione del Mantegna? Con quali opere su tavola o su tela dell'artista si confrontano gli affreschi? Quale sequenza cronologica dei lavori si può proporre attraverso il suddetto confronto?Pubblicazioni consigliate
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