Il saggio coniuga il filone di studi sui processi di istituzionalizzazione con quello della policy analysis ed analizza il processo di consolidamento istituzionale di un' autorità indipendente italiana, il Garante per la protezione della privacy e dei dati personali, nata ai fini dell'attuazione di una politica comunitaria. L’ipotesi principale della ricerca è che la politica per la tutela della privacy dipenda in modo decisivo da un processo d’istituzionalizzazione che avviene su più livelli, normativo, organizzativo, funzionale. Lo sviluppo e l’articolazione delle attività del Garante rappresentano, ad un tempo, il principale strumento di enforcement della regolazione comunitaria e nazionale e il principale veicolo di rafforzamento istituzionale sia in ambito nazionale che comunitario. Due aspetti sono considerati rilevanti dell’evoluzione del GPDP come autorità indipendente: un primo quantitativo, vale a dire, quanto il Garante è istituzionalizzato, in che misura cresce e di stabilizza il suo ruolo e la sua attività nell’ambiente pertinente. Un secondo aspetto, qualitativo, attiene invece alla direzione del processo d’istituzionalizzazione, vale a dire all’orientamento funzionale del Garante quale interprete principale dell’intervento di regolazione in materia di protezione dei dati personali. La domanda quindi è come il GPDP interpreta la propria funzione regolativa e quali siano le variabili del processo di istituzionalizzazione che nel tempo assumono maggiore rilevanza. Compito di questo lavoro sarà quello di individuare le variabili che influiscono maggiormente sul processo di consolidamento e legittimazione interna, che investe le risorse organizzative ed i diversi settori di attività del Garante, e le variabili che incidono sulla legittimazione esterna, cioè sul riconoscimento che dall’ambiente deriva al GPDT nell’ambito delle policy di tutela della privacy e dei dati personali. La ricerca rileva come nel corso dei primi dieci anni di attività l’agenda regolativa del Garante registri uno slittamento da una funzionalità di tipo “reattivo”, in cui la tutela è stata interpretata principalmente come intervento minimo, basato principalmente sulla tutela paragiurisdizionale, ad una funzionalità di tipo proattivo focalizzata sulla produzione di norme secondarie e su un intervento sempre più invasivo e massiccio sui soggetti regolati. In tale slittamento il cambio di leadership istituzionale avrebbe esercitato un ruolo centrale. Il saggio mostra come differenti stili regolativi abbiano contribuito a modificare le configurazioni regolative, cioè specifici sistemi di relazione tra regolatori, regolati e destinari finali della regolazione medesima, con esisti variabili e non sempre scontati per quanto concerne la coerenza funzionale e l'efficacia stessa delle politiche di tutela dei dati personali.

La politica di tutela dei dati personali e la sua istituzionalizzazione - Dieci anni di vita del Garante (1997-2007)

RIGHETTINI, MARIA STELLA;
2009

Abstract

Il saggio coniuga il filone di studi sui processi di istituzionalizzazione con quello della policy analysis ed analizza il processo di consolidamento istituzionale di un' autorità indipendente italiana, il Garante per la protezione della privacy e dei dati personali, nata ai fini dell'attuazione di una politica comunitaria. L’ipotesi principale della ricerca è che la politica per la tutela della privacy dipenda in modo decisivo da un processo d’istituzionalizzazione che avviene su più livelli, normativo, organizzativo, funzionale. Lo sviluppo e l’articolazione delle attività del Garante rappresentano, ad un tempo, il principale strumento di enforcement della regolazione comunitaria e nazionale e il principale veicolo di rafforzamento istituzionale sia in ambito nazionale che comunitario. Due aspetti sono considerati rilevanti dell’evoluzione del GPDP come autorità indipendente: un primo quantitativo, vale a dire, quanto il Garante è istituzionalizzato, in che misura cresce e di stabilizza il suo ruolo e la sua attività nell’ambiente pertinente. Un secondo aspetto, qualitativo, attiene invece alla direzione del processo d’istituzionalizzazione, vale a dire all’orientamento funzionale del Garante quale interprete principale dell’intervento di regolazione in materia di protezione dei dati personali. La domanda quindi è come il GPDP interpreta la propria funzione regolativa e quali siano le variabili del processo di istituzionalizzazione che nel tempo assumono maggiore rilevanza. Compito di questo lavoro sarà quello di individuare le variabili che influiscono maggiormente sul processo di consolidamento e legittimazione interna, che investe le risorse organizzative ed i diversi settori di attività del Garante, e le variabili che incidono sulla legittimazione esterna, cioè sul riconoscimento che dall’ambiente deriva al GPDT nell’ambito delle policy di tutela della privacy e dei dati personali. La ricerca rileva come nel corso dei primi dieci anni di attività l’agenda regolativa del Garante registri uno slittamento da una funzionalità di tipo “reattivo”, in cui la tutela è stata interpretata principalmente come intervento minimo, basato principalmente sulla tutela paragiurisdizionale, ad una funzionalità di tipo proattivo focalizzata sulla produzione di norme secondarie e su un intervento sempre più invasivo e massiccio sui soggetti regolati. In tale slittamento il cambio di leadership istituzionale avrebbe esercitato un ruolo centrale. Il saggio mostra come differenti stili regolativi abbiano contribuito a modificare le configurazioni regolative, cioè specifici sistemi di relazione tra regolatori, regolati e destinari finali della regolazione medesima, con esisti variabili e non sempre scontati per quanto concerne la coerenza funzionale e l'efficacia stessa delle politiche di tutela dei dati personali.
2009
La politica della privacy tra tutela die diritti e garanzia dei sistemi
9788836811755
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