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Si analizzano le diverse costruzioni passive documentate nelle iscrizioni volgari del Corpus dell’Epigrafia Medievale padovana, confrontate con quelle rilevabili nelle fonti letterarie e archivistiche coeve di area sia padovana e veneta che ‘italiana’. La variazione rilevata riguarda sia la linearizzazione degli elementi (Ausiliare, Participio, <Tema>) che l’accordo di genere e numero tra Participio e <Tema>, che appare facoltativo sia in veneto che in toscano, e di solo numero tra Ausiliare e <Tema>, che appare escluso nelle varietà più antiche e invece obbligatorio in quelle più recenti, insieme all’accordo del Participio. Si esaminano quindi le varie possibili combinazioni d’ordine e d’accordo nelle varie fasi diacroniche delle varietà considerate e nel confronto interlinguistico con altre varietà antiche e moderne, rilevando oltre alle combinazioni attestate quelle casualmente assenti dal corpus di riferimento ma documentate altrove e quelle che appaiono invece del tutto assenti dal panorama documentario e vanno quindi considerate agrammaticali, e per ognuna si dà la corrispondente analisi strutturale in termini ‘cartografici’, assumendo una struttura funzionale della frase (IP) articolata nei termini proposti da Cinque 1999, integrati da una proiezione immediatamente superiore al VP e specificamente dedicata all’accordo del Participio, indipendentemente suggerita da Belletti 2001, e negli strati superiori (CP) dalla struttura a ‘campi’ ricorsivi proposta da Benincà 2006. A ogni singola costruzione possibile viene così fatto corrispondere un diverso livello di generazione e di movimento dei vari elementi coinvolti, reso esplicito dagli esempi in cui compaiono anche Avverbi associati a diverse proiezioni funzionali, cui si accompagna ove necessario l’inserzione di un Soggetto espletivo (lessicale o nullo a seconda della varietà considerata), mentre vengono fornite spiegazioni di principio per l’impossibilità delle costruzioni inattestate.
Costruzioni passive negli antichi volgari italiani
Si analizzano le diverse costruzioni passive documentate nelle iscrizioni volgari del Corpus dell’Epigrafia Medievale padovana, confrontate con quelle rilevabili nelle fonti letterarie e archivistiche coeve di area sia padovana e veneta che ‘italiana’. La variazione rilevata riguarda sia la linearizzazione degli elementi (Ausiliare, Participio, ) che l’accordo di genere e numero tra Participio e , che appare facoltativo sia in veneto che in toscano, e di solo numero tra Ausiliare e , che appare escluso nelle varietà più antiche e invece obbligatorio in quelle più recenti, insieme all’accordo del Participio. Si esaminano quindi le varie possibili combinazioni d’ordine e d’accordo nelle varie fasi diacroniche delle varietà considerate e nel confronto interlinguistico con altre varietà antiche e moderne, rilevando oltre alle combinazioni attestate quelle casualmente assenti dal corpus di riferimento ma documentate altrove e quelle che appaiono invece del tutto assenti dal panorama documentario e vanno quindi considerate agrammaticali, e per ognuna si dà la corrispondente analisi strutturale in termini ‘cartografici’, assumendo una struttura funzionale della frase (IP) articolata nei termini proposti da Cinque 1999, integrati da una proiezione immediatamente superiore al VP e specificamente dedicata all’accordo del Participio, indipendentemente suggerita da Belletti 2001, e negli strati superiori (CP) dalla struttura a ‘campi’ ricorsivi proposta da Benincà 2006. A ogni singola costruzione possibile viene così fatto corrispondere un diverso livello di generazione e di movimento dei vari elementi coinvolti, reso esplicito dagli esempi in cui compaiono anche Avverbi associati a diverse proiezioni funzionali, cui si accompagna ove necessario l’inserzione di un Soggetto espletivo (lessicale o nullo a seconda della varietà considerata), mentre vengono fornite spiegazioni di principio per l’impossibilità delle costruzioni inattestate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2375807
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simulazione ASN
Il report seguente simula gli indicatori relativi alla propria produzione scientifica in relazione alle soglie ASN 2023-2025 del proprio SC/SSD. Si ricorda che il superamento dei valori soglia (almeno 2 su 3) è requisito necessario ma non sufficiente al conseguimento dell'abilitazione. La simulazione si basa sui dati IRIS e sugli indicatori bibliometrici alla data indicata e non tiene conto di eventuali periodi di congedo obbligatorio, che in sede di domanda ASN danno diritto a incrementi percentuali dei valori. La simulazione può differire dall'esito di un’eventuale domanda ASN sia per errori di catalogazione e/o dati mancanti in IRIS, sia per la variabilità dei dati bibliometrici nel tempo. Si consideri che Anvur calcola i valori degli indicatori all'ultima data utile per la presentazione delle domande.
La presente simulazione è stata realizzata sulla base delle specifiche raccolte sul tavolo ER del Focus Group IRIS coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia e delle regole riportate nel DM 589/2018 e allegata Tabella A. Cineca, l’Università di Modena e Reggio Emilia e il Focus Group IRIS non si assumono alcuna responsabilità in merito all’uso che il diretto interessato o terzi faranno della simulazione. Si specifica inoltre che la simulazione contiene calcoli effettuati con dati e algoritmi di pubblico dominio e deve quindi essere considerata come un mero ausilio al calcolo svolgibile manualmente o con strumenti equivalenti.