Il lavoratore che assiste un familiare disabile e che, per tale motivo, gode normalmente del diritto a non essere unilateralmente trasferito senza il proprio consenso, ai sensi dell’art. 33, 5° c., della l. n. 104/1992, perde tale beneficio nel caso in cui sia responsabile della situazione di incompatibilità ambientale, posta a motivazione del trasferimento deciso dal datore di lavoro. L’A. concorda con l’idea che, in definitiva, l’incompatibilità ambientale, causa di disfunzioni organizzative tali da giustificare normalmente un trasferimento del lavoratore, rappresenti un motivo sufficiente per comprimere quel diritto all’inamovibilità di cui sopra e, in ultima analisi, anche il diritto all’assistenza del disabile, purché ciò rappresenti un’extrema ratio e si fondi sull’accertamento della non pretestuosità dell’asserita incompatibilità ambientale
Il trasferimento per incompatibilita' ambientale del familiare che assiste un disabile
LIMENA, FRANCESCA
2009
Abstract
Il lavoratore che assiste un familiare disabile e che, per tale motivo, gode normalmente del diritto a non essere unilateralmente trasferito senza il proprio consenso, ai sensi dell’art. 33, 5° c., della l. n. 104/1992, perde tale beneficio nel caso in cui sia responsabile della situazione di incompatibilità ambientale, posta a motivazione del trasferimento deciso dal datore di lavoro. L’A. concorda con l’idea che, in definitiva, l’incompatibilità ambientale, causa di disfunzioni organizzative tali da giustificare normalmente un trasferimento del lavoratore, rappresenti un motivo sufficiente per comprimere quel diritto all’inamovibilità di cui sopra e, in ultima analisi, anche il diritto all’assistenza del disabile, purché ciò rappresenti un’extrema ratio e si fondi sull’accertamento della non pretestuosità dell’asserita incompatibilità ambientalePubblicazioni consigliate
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