Molti sono i bambini e i ragazzi che nel corso della loro carriera scolastica incontrano momenti di particolare difficoltà, che vanno dalla lettura alla scrittura fino al calcolo ed interessano gli aspetti più delicati e profondi del loro sviluppo. Tali difficoltà sono di svariato tipo e possono manifestarsi con diversi gradi di severità, incidendo sulle singole discipline e, dunque, sul rendimento scolastico in generale, provocando a volte gravi problemi di adattamento. Si tratta, in effetti, di una serie di problematiche che interessano una percentuale abbastanza elevata della popolazione scolastica (per l’Italia i valori oscillano tra il 1.5 e il 5%) e purtroppo il disagio psicologico che ne deriva, il senso di scarsa autostima, le reazioni di mascheramento e le strategie di adattamento che vengono messe in atto sono spesso interpretate come scarso impegno, pigrizia o semplice svogliatezza. A questo punto risulta fondamentale chiarire la differenza esistente tra il termine difficoltà di apprendimento, che fa riferimento a una qualsiasi generica difficoltà incontrata dallo studente in ambito scolastico, ed il termine disturbo di apprendimento, il quale sottende la presenza di un deficit più severo e specifico che viene indagato e verificato attraverso un procedimento clinico (Cornoldi, 1999).

La valutazione dei disturbi dell'apprendimento.

LUCANGELI, DANIELA;CAVIOLA, SARA;
2010

Abstract

Molti sono i bambini e i ragazzi che nel corso della loro carriera scolastica incontrano momenti di particolare difficoltà, che vanno dalla lettura alla scrittura fino al calcolo ed interessano gli aspetti più delicati e profondi del loro sviluppo. Tali difficoltà sono di svariato tipo e possono manifestarsi con diversi gradi di severità, incidendo sulle singole discipline e, dunque, sul rendimento scolastico in generale, provocando a volte gravi problemi di adattamento. Si tratta, in effetti, di una serie di problematiche che interessano una percentuale abbastanza elevata della popolazione scolastica (per l’Italia i valori oscillano tra il 1.5 e il 5%) e purtroppo il disagio psicologico che ne deriva, il senso di scarsa autostima, le reazioni di mascheramento e le strategie di adattamento che vengono messe in atto sono spesso interpretate come scarso impegno, pigrizia o semplice svogliatezza. A questo punto risulta fondamentale chiarire la differenza esistente tra il termine difficoltà di apprendimento, che fa riferimento a una qualsiasi generica difficoltà incontrata dallo studente in ambito scolastico, ed il termine disturbo di apprendimento, il quale sottende la presenza di un deficit più severo e specifico che viene indagato e verificato attraverso un procedimento clinico (Cornoldi, 1999).
2010
La valutazione psicologica del bambino.
9788843052851
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