Gli operatori del diritto tendono, talora per strategia retorica, ad accreditare di veridicità o di infallibilità gli esiti delle scienze empiriche e delle loro applicazioni. Così accade che i giudici possano rimettere la funzione decisoria all'esperto di loro fiducia, senza valutare criticamente, a volte deliberatamente, il parere espresso. Parere che, in grazia della finzione giuridica dell'autorità della cosa giudicata, si converte miracolosamente in verità assoluta. Ma gli esiti delle scienze e, a maggior ragione, le conclusioni di chi ne applica le conoscenze sono, ci ammonisce l'epistemologia contemporanea, incerti e provvisori per loro natura. A dieci anni di distanza dal primo Convegno "Diritto e clinica" questo volume raccoglie gli Atti del secondo Convegno, tenutosi a Padova il 17 aprile 2009: l'obiettivo è ancora quello di rafforzare presso gli operatori la cultura del dubbio e della ricerca, purtroppo spesso ignorata o dimenticata, con la conseguente certezza di correre il rischio di fondare sentenze ingiuste.
DIRITTO E CLINICA 2. RUOLO E LIMITI DEL SAPERE SCIENTIFICO NELLA COSTRUZIONE DELLA SENTENZA PROCESSUALE. ATTI DEL CONVEGNO - PADOVA - 17 APRILE 2009
VINCENTI, UMBERTO
2010
Abstract
Gli operatori del diritto tendono, talora per strategia retorica, ad accreditare di veridicità o di infallibilità gli esiti delle scienze empiriche e delle loro applicazioni. Così accade che i giudici possano rimettere la funzione decisoria all'esperto di loro fiducia, senza valutare criticamente, a volte deliberatamente, il parere espresso. Parere che, in grazia della finzione giuridica dell'autorità della cosa giudicata, si converte miracolosamente in verità assoluta. Ma gli esiti delle scienze e, a maggior ragione, le conclusioni di chi ne applica le conoscenze sono, ci ammonisce l'epistemologia contemporanea, incerti e provvisori per loro natura. A dieci anni di distanza dal primo Convegno "Diritto e clinica" questo volume raccoglie gli Atti del secondo Convegno, tenutosi a Padova il 17 aprile 2009: l'obiettivo è ancora quello di rafforzare presso gli operatori la cultura del dubbio e della ricerca, purtroppo spesso ignorata o dimenticata, con la conseguente certezza di correre il rischio di fondare sentenze ingiuste.Pubblicazioni consigliate
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