Nel lavoro viene posto l’accento sulla complessa relazione esistente fra le circostanze contingenti che nel 1742, in occasione delle feste indette per l’incoronazione di Elisabetta Petrovna, portarono alla messa in scena dell’opera La clemenza di Tito e il ruolo svolto dalla stessa opera nello sviluppo culturale dell’epoca. Illustrando le diverse tappe creative precedenti la rappresentazione (la costruzione di un teatro rispondente ai desideri della zarina; l’adattamento sia della partitura che del libretto originali (Hasse e Metastasio) ai mezzi a disposizione della corte russa; la stesura di un Prologo volto a suggerire al pubblico un parallelo fra la figura di Tito e quella della nuova zarina; l’esecuzione vocale dei due pezzi; i numerosi accompagnamenti coreografici), l’A. dimostra come La clemenza di Tito, inizialmente scelta soprattutto in considerazione delle sue potenzialità encomiastiche, di fatto abbia fortemente contribuito allo sviluppo di arti quali l’architettura e la scenografia teatrali, la musica operistica, il cosiddetto “bel canto”, il canto corale, il balletto, nel cui ambito la Russia era destinata a raggiungere risultati di grande prestigio. Particolare attenzione è riservata alla definizione del ruolo svolto nell’allestimento dell’opera dai diversi artisti di corte, quasi tutti italiani.

Teatral'nye toržestva po slučaju koronacii imperatricy Elizavety Petrovny: prolog "Rossija po pečali paki obradovannaja" i opera-seria "Miloserdie Titovo"

FERRAZZI, MARIALUISA
2010

Abstract

Nel lavoro viene posto l’accento sulla complessa relazione esistente fra le circostanze contingenti che nel 1742, in occasione delle feste indette per l’incoronazione di Elisabetta Petrovna, portarono alla messa in scena dell’opera La clemenza di Tito e il ruolo svolto dalla stessa opera nello sviluppo culturale dell’epoca. Illustrando le diverse tappe creative precedenti la rappresentazione (la costruzione di un teatro rispondente ai desideri della zarina; l’adattamento sia della partitura che del libretto originali (Hasse e Metastasio) ai mezzi a disposizione della corte russa; la stesura di un Prologo volto a suggerire al pubblico un parallelo fra la figura di Tito e quella della nuova zarina; l’esecuzione vocale dei due pezzi; i numerosi accompagnamenti coreografici), l’A. dimostra come La clemenza di Tito, inizialmente scelta soprattutto in considerazione delle sue potenzialità encomiastiche, di fatto abbia fortemente contribuito allo sviluppo di arti quali l’architettura e la scenografia teatrali, la musica operistica, il cosiddetto “bel canto”, il canto corale, il balletto, nel cui ambito la Russia era destinata a raggiungere risultati di grande prestigio. Particolare attenzione è riservata alla definizione del ruolo svolto nell’allestimento dell’opera dai diversi artisti di corte, quasi tutti italiani.
2010
Okkazional'naja literatura v kontekste prazdničnoj kul'tury Rossii XVIII veka
9785905011030
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