Nel contributo è affrontato lo studio di una testimonianza epigrafica presente nell'area del "Tempio romano" di Nora. Si tratta di una breve sigla (NR) che potrebbe fare riferimento alla cava d’origine o alla destinazione del blocco su cui è incisa. A questo proposito si rileva la suggestiva coincidenza tra le lettere iscritte e le consonanti del toponimo Nora, con la conseguente possibilità che il marchio, da sciogliersi forse in N(o)r(ensium), indichi il municipium sardo come proprietario del cantiere di estrazione oppure, più probabilmente, come destinatario del blocco. Grazie a recenti analisi petrografiche condotte sui materiali da costruzione impiegati nel vicino foro cittadino, la provenienza di questo tipo di calcare è stata attribuita a cave sarde di area sulcitana, ubicate nella zona di Porto Pino. Proprio nel foro di Nora, tre blocchi presenti in situ, del tutto analoghi per materiale e per dimensioni, fungevano da plinti delle colonne del portico ovest nella sua fase di ristrutturazione tardo antica, mentre un quarto blocco attribuibile allo stesso intervento edilizio risulta ora assente e potrebbe forse essere riconosciuto nell'esemplare qui discusso.
Un marchio di cava di Nora
GHIOTTO, ANDREA RAFFAELE
2010
Abstract
Nel contributo è affrontato lo studio di una testimonianza epigrafica presente nell'area del "Tempio romano" di Nora. Si tratta di una breve sigla (NR) che potrebbe fare riferimento alla cava d’origine o alla destinazione del blocco su cui è incisa. A questo proposito si rileva la suggestiva coincidenza tra le lettere iscritte e le consonanti del toponimo Nora, con la conseguente possibilità che il marchio, da sciogliersi forse in N(o)r(ensium), indichi il municipium sardo come proprietario del cantiere di estrazione oppure, più probabilmente, come destinatario del blocco. Grazie a recenti analisi petrografiche condotte sui materiali da costruzione impiegati nel vicino foro cittadino, la provenienza di questo tipo di calcare è stata attribuita a cave sarde di area sulcitana, ubicate nella zona di Porto Pino. Proprio nel foro di Nora, tre blocchi presenti in situ, del tutto analoghi per materiale e per dimensioni, fungevano da plinti delle colonne del portico ovest nella sua fase di ristrutturazione tardo antica, mentre un quarto blocco attribuibile allo stesso intervento edilizio risulta ora assente e potrebbe forse essere riconosciuto nell'esemplare qui discusso.Pubblicazioni consigliate
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