In polemica implicita o dichiarata con le interpretazioni dominanti, il libro mostra che Leopardi accoglie e sviluppa, della cultura illuministica sulla quale si era formato, soltanto la parte negativa e distruttiva, interpretando anche lo sviluppo del sapere come eliminazione di errori anziché come acquisto di verità positive; che la sua convinzione della superiorità estetica e morale del mondo antico non viene travolta dalla rivelazione del pessimismo greco e latino né dalla coscienza che l’antichità è tramontata per sempre; che il suo materialismo intrattiene un paradossale rapporto col platonismo; che la sua trascurata quanto notevole riflessione antropologica, storica e politica è quella di un Machiavelli e di un Guicciardini dell’Ottocento; che il suo Zibaldone di Pensieri è un monumento saggistico-aforistico paragonabile soltanto alle Pensées di Pascal, al Dictionnaire historique et critique di Bayle, ai frammenti di Nietzsche; infine che egli giunge a un’inconsapevole e sorprendente sintonia, su molte questioni capitali, col Romanticismo tedesco ed europeo, pur non avendo niente in comune con l’idealismo né, in particolare, con l’utopia di una finale conciliazione dialettica del reale.

Il pensiero di Leopardi. Nuova edizione accresciuta

RIGONI, MARIO
2010

Abstract

In polemica implicita o dichiarata con le interpretazioni dominanti, il libro mostra che Leopardi accoglie e sviluppa, della cultura illuministica sulla quale si era formato, soltanto la parte negativa e distruttiva, interpretando anche lo sviluppo del sapere come eliminazione di errori anziché come acquisto di verità positive; che la sua convinzione della superiorità estetica e morale del mondo antico non viene travolta dalla rivelazione del pessimismo greco e latino né dalla coscienza che l’antichità è tramontata per sempre; che il suo materialismo intrattiene un paradossale rapporto col platonismo; che la sua trascurata quanto notevole riflessione antropologica, storica e politica è quella di un Machiavelli e di un Guicciardini dell’Ottocento; che il suo Zibaldone di Pensieri è un monumento saggistico-aforistico paragonabile soltanto alle Pensées di Pascal, al Dictionnaire historique et critique di Bayle, ai frammenti di Nietzsche; infine che egli giunge a un’inconsapevole e sorprendente sintonia, su molte questioni capitali, col Romanticismo tedesco ed europeo, pur non avendo niente in comune con l’idealismo né, in particolare, con l’utopia di una finale conciliazione dialettica del reale.
2010
9788884194510
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