"Una scuola che si muove": I benefici effetti di una regolare attività fisica a scuola sulle competenze motorie e sugli apprendimenti

La ricerca bambini di classe prima appartenenti a due diverse scuole nell'ambito dello stesso contesto territoriale nel nord est d'Italia. Agli alunni sono stati somministrati diversi test volti a misurare i fenomeni d'interesse: il test TGM per le abilità motorie (Ulrich, 1985). Il disegno di ricerca di tipo "quasi sperimentale" è stato formulato secondo due gruppi quasi equivalenti, il primo Gs (gruppo sperimentale) che ha svolto 5 ore di educazione motoria alla settimana (1 ora al giorno per 5 giorni, alla prima ora dell'orario scolastico), il secondo Gc (gruppo di controllo) che ha svolto attività motoria a scuola per un'ora ogni due settimane secondo le consuetudini della scuola di appartenenza. Il trattamento è durato per l'intero anno scolastico. A entrambi i gruppi sono stati somministrati un pre-teste un post-test sulle abilità motorie rispettivamente all'inizio e alla fine dell'anno scolastico. Dopo una preliminare verifica della quasi equivalenza iniziale dei due gruppi sulle abilità motorie oggetto del test e su una serie di variabili di controllo quali il livello socio-culturale e gli stili di vita, la ricerca ha verificato l'ipotesi della significativa dipendenza tra incremento di attività motoria e incremento di abilità motorie, cognitive e psicologiche. I test sono stati applicati sia con riferimento all'indice globale TGM, sia rispetto alle singole abilità e sono risultati costantemente significativi sia pure in grado diverso. I risultati dimostrano quanto sia auspicabile aumentare il monte ore di educazione motoria nella scuola primaria per il miglioramento del benessere del bambino, per la sua crescita oltre che per la pratica di salutari stili di vita.