Si delinea la figura di Elisa Salerno (Vicenza 1873-1957), giornalista e scrittrice, femminista e cattolica, che spese la sua vita - con pesanti conseguenze sul piano personale - in una dura battaglia per la conquista dei diritti elementari delle donne, calpestati dai luoghi comuni della morale corrente e soprattutto dalle idee sulle donne diffusi dal clero e dalla Chiesa cattolica. La sua analisi scandagliava con rara acutezza tutti i modi in cui la donna era defraudata dei proprio diritti, dalla legislazione vigente in Italia, ai principi educativi trasmessi in modo diverso alle femmine e ai maschi a casa e a scuola (che inculcavano l’idea di ruoli e diritti diversi per maschi e femmine), all’educazione impartita dalla Chiesa attraverso la predicazione e il catechismo, che trasmettevano stereotipi antifemministi, fino ai luoghi comuni antifemminili insiti nel linguaggio corrente, nei proverbi, nei libri di testo delle scuole, espressione di ataviche persistenze mentali. La sua analisi e la sua protesta – isolate, derise in un ambiente cattolico come quello veneto - e sanzionate dalle autorità ecclesiastiche per le feroci accuse rivolte contro l’antifemminismo della Chiesa – precorsero di oltre mezzo secolo gran parte delle proteste e delle rivendicazioni femministe del secondo '900.

Elisa Salerno: per la dignità  cristiana della donna

LAZZARETTO, ALBA
2010

Abstract

Si delinea la figura di Elisa Salerno (Vicenza 1873-1957), giornalista e scrittrice, femminista e cattolica, che spese la sua vita - con pesanti conseguenze sul piano personale - in una dura battaglia per la conquista dei diritti elementari delle donne, calpestati dai luoghi comuni della morale corrente e soprattutto dalle idee sulle donne diffusi dal clero e dalla Chiesa cattolica. La sua analisi scandagliava con rara acutezza tutti i modi in cui la donna era defraudata dei proprio diritti, dalla legislazione vigente in Italia, ai principi educativi trasmessi in modo diverso alle femmine e ai maschi a casa e a scuola (che inculcavano l’idea di ruoli e diritti diversi per maschi e femmine), all’educazione impartita dalla Chiesa attraverso la predicazione e il catechismo, che trasmettevano stereotipi antifemministi, fino ai luoghi comuni antifemminili insiti nel linguaggio corrente, nei proverbi, nei libri di testo delle scuole, espressione di ataviche persistenze mentali. La sua analisi e la sua protesta – isolate, derise in un ambiente cattolico come quello veneto - e sanzionate dalle autorità ecclesiastiche per le feroci accuse rivolte contro l’antifemminismo della Chiesa – precorsero di oltre mezzo secolo gran parte delle proteste e delle rivendicazioni femministe del secondo '900.
2010
La donna italiana da Salò alla prima Repubblica
9788863010312
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