Riflessioni sull'architettura e scultura mediterranea che hanno permesso la messa a fuoco di strategie progettuali per la realizzazione di manufatti a varie scale. In molti lavori qui pubblicati traspaiono sia il riferimento alla cultura e alla tradizione indiana, sia la cultura figurativa e spaziale dei maestri del Moderno. La prima si trasforma spesso in allusione più che in citazione letteraria e stilistica, anche quando la localizzazione del progetto potrebbe indurlo se non imporlo. La grande lezione del sincretismo culturale indiano si traduce invece in un’attitudine a cogliere i suggerimenti del luogo inteso nel senso più ampio del termine e in una particolare concezione dello spazio come stato mentale unitario che difficilmente può essere scomposto in piante e sezioni. A questa matrice spaziale della ricerca architettonica è da ricondursi anche l’altra importante esperienza, maturata durante l’esperienza spagnola, costituita dalla cultura mediterranea e dalla particolare interpretazione che questa ha dato del Moderno, inteso come rivoluzione nello spazio oltre che in pianta. A questo può essere ricondotto l’approfondimento dello spazio nella scultura di Oteiza e l’attenzione posta nel serrato dialogo tra pieni e vuoti che trovano il loro momento di sintesi nei luoghi della penombra. Se la storia del secolo appena concluso ci dice che il confronto con la tradizione non è una scelta, ma un obbligo, più o meno sofferto che sia, scorrendo le opere costruite e quelle solo progettate, si può affermare tuttavia che nel modo con cui ripercorrere le strade della tradizione risiede ancora la possibilità di costruire l’originalità dell’Architettura.

Passaggio in India

Edoardo Narne
2010

Abstract

Riflessioni sull'architettura e scultura mediterranea che hanno permesso la messa a fuoco di strategie progettuali per la realizzazione di manufatti a varie scale. In molti lavori qui pubblicati traspaiono sia il riferimento alla cultura e alla tradizione indiana, sia la cultura figurativa e spaziale dei maestri del Moderno. La prima si trasforma spesso in allusione più che in citazione letteraria e stilistica, anche quando la localizzazione del progetto potrebbe indurlo se non imporlo. La grande lezione del sincretismo culturale indiano si traduce invece in un’attitudine a cogliere i suggerimenti del luogo inteso nel senso più ampio del termine e in una particolare concezione dello spazio come stato mentale unitario che difficilmente può essere scomposto in piante e sezioni. A questa matrice spaziale della ricerca architettonica è da ricondursi anche l’altra importante esperienza, maturata durante l’esperienza spagnola, costituita dalla cultura mediterranea e dalla particolare interpretazione che questa ha dato del Moderno, inteso come rivoluzione nello spazio oltre che in pianta. A questo può essere ricondotto l’approfondimento dello spazio nella scultura di Oteiza e l’attenzione posta nel serrato dialogo tra pieni e vuoti che trovano il loro momento di sintesi nei luoghi della penombra. Se la storia del secolo appena concluso ci dice che il confronto con la tradizione non è una scelta, ma un obbligo, più o meno sofferto che sia, scorrendo le opere costruite e quelle solo progettate, si può affermare tuttavia che nel modo con cui ripercorrere le strade della tradizione risiede ancora la possibilità di costruire l’originalità dell’Architettura.
2010
Edoardo Narne Architetture 1999-2010
9788861295735
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2421835
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact