Sviluppare competenze geografiche trasferibili significa promuovere negli studenti la consapevolezza che la geografia non è solo “scienza dei luoghi” che offre immagini fisse ed immutabili dei territori, ma è una disciplina dinamica in grado di far maturare sguardi rivolti al futuro. Come osserva Dematteis«la geografia oggi non può limitarsi a descrivere i territori senza contribuire a migliorarli senza cogliere, alle diverse scale, le condizioni favorevoli o contrarie ad instaurare rapporti coevolutivi virtuosi con la biosfera e, attraverso ad essi, rapporti sociali che riducano le enormi disuguaglianze e gli sprechi di risorse naturali e umane a cui oggi assistiamo» . Tale framework teorico ha guidato la progettazione di numerose esperienze di e-learning attivate nei percorsi universitari di formazione degli insegnanti dell’infanzia, delle scuole primarie e della SSIS del Veneto. Un filo comune tra le molteplici attività è l’attenzione posta al rendere la geografia vicina, interessante, motivante in grado così di ancorare le competenze per un proficuo trasferimento. In particolare, l’esperienza del corso di Fondamenti storico epistemologici del pensiero geografico, è stata condotta presso la SSIS del Veneto in stretta collaborazione con il Prof. Bussi e il Prof. Lando attraverso la piattaforma Moodle. Per la progettazione si è adottata una metodologia di lavoro riferita ai principi della Knowledge Building Community in particolare il contesto formativo allestito era orientato a sostenere una “Comunità di apprendimento blended” che ha integrato attività a distanza e in presenza. L’insieme delle metodologie proposte, strettamente collegate agli altri due insegnamenti del modulo - quello di didattica della geografia e quello di laboratorio - sono state particolarmente significative non solo come mezzo e modello di apprendimento, ma come stile di lavoro in grado di promuovere l’attitudine allo stare in team capacità essenziale per il docente di oggi. Inoltre, il percorso di analisi del pensiero storico epistemologico della disciplina è stato continuamente ricondotto alla dimensione didattica in modo da offrire, agli studenti quali futuri insegnanti, degli strumenti di indagine che li ponesse in grado di riconoscere la presenza, nei mediatori e nei contenuti, dei differenti approcci appartenenti a paradigmi geografici diversi. Gli esiti, valutati secondo un framework in grado di dare ragione agli aspetti di processo e di prodotto, sono stati davvero interessanti in quanto hanno dimostrato come il lavoro cooperativo in rete possa facilitare lo sviluppo da un lato del pensiero convergente -rispetto all’indagine dello sviluppo storico epistemologico del pensiero geografico-, dall’altro del pensiero divergente -attraverso l’applicazione didattica della riflessione epistemologica-.

Sviluppare e trasferire competenze geografiche attraverso l'e-learning

ROCCA, LORENA
2010

Abstract

Sviluppare competenze geografiche trasferibili significa promuovere negli studenti la consapevolezza che la geografia non è solo “scienza dei luoghi” che offre immagini fisse ed immutabili dei territori, ma è una disciplina dinamica in grado di far maturare sguardi rivolti al futuro. Come osserva Dematteis«la geografia oggi non può limitarsi a descrivere i territori senza contribuire a migliorarli senza cogliere, alle diverse scale, le condizioni favorevoli o contrarie ad instaurare rapporti coevolutivi virtuosi con la biosfera e, attraverso ad essi, rapporti sociali che riducano le enormi disuguaglianze e gli sprechi di risorse naturali e umane a cui oggi assistiamo» . Tale framework teorico ha guidato la progettazione di numerose esperienze di e-learning attivate nei percorsi universitari di formazione degli insegnanti dell’infanzia, delle scuole primarie e della SSIS del Veneto. Un filo comune tra le molteplici attività è l’attenzione posta al rendere la geografia vicina, interessante, motivante in grado così di ancorare le competenze per un proficuo trasferimento. In particolare, l’esperienza del corso di Fondamenti storico epistemologici del pensiero geografico, è stata condotta presso la SSIS del Veneto in stretta collaborazione con il Prof. Bussi e il Prof. Lando attraverso la piattaforma Moodle. Per la progettazione si è adottata una metodologia di lavoro riferita ai principi della Knowledge Building Community in particolare il contesto formativo allestito era orientato a sostenere una “Comunità di apprendimento blended” che ha integrato attività a distanza e in presenza. L’insieme delle metodologie proposte, strettamente collegate agli altri due insegnamenti del modulo - quello di didattica della geografia e quello di laboratorio - sono state particolarmente significative non solo come mezzo e modello di apprendimento, ma come stile di lavoro in grado di promuovere l’attitudine allo stare in team capacità essenziale per il docente di oggi. Inoltre, il percorso di analisi del pensiero storico epistemologico della disciplina è stato continuamente ricondotto alla dimensione didattica in modo da offrire, agli studenti quali futuri insegnanti, degli strumenti di indagine che li ponesse in grado di riconoscere la presenza, nei mediatori e nei contenuti, dei differenti approcci appartenenti a paradigmi geografici diversi. Gli esiti, valutati secondo un framework in grado di dare ragione agli aspetti di processo e di prodotto, sono stati davvero interessanti in quanto hanno dimostrato come il lavoro cooperativo in rete possa facilitare lo sviluppo da un lato del pensiero convergente -rispetto all’indagine dello sviluppo storico epistemologico del pensiero geografico-, dall’altro del pensiero divergente -attraverso l’applicazione didattica della riflessione epistemologica-.
2010
Le competenze verso il mondo del lavoro. Formazione e valutazione
9788882328108
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2421952
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