Le attività agricole contribuiscono significativamente all’inquinamento causato dai nutrienti apportati con la fertilizzazione, soprattutto azoto e fosforo, che attraverso i canali di bonifica vengono veicolati ai corpi idrici, sino alle acque costiere, determinando il fenomeno dell’eutrofizzazione. La sempre maggiore attenzione del quadro normativo locale, nazionale e comunitario in questo ambito, le notevoli dimensioni dell’azienda agricola “Vallevecchia” e la sua collocazione in un delicato contesto ecologico litoraneo, hanno determinato un crescente impegno di Veneto Agricoltura per contribuire a sviluppare ricerche e interventi finalizzati a una gestione ecocompatibile delle acque utilizzate a fini agricoli. Il monitoraggio per il controllo della qualità delle acque si estende al sistema di canali interni a servizio degli appezzamenti agricoli e afferenti all’idrovora che recapita le acque di Vallevecchia all’esterno del territorio aziendale. Il monitoraggio ha permesso di dimostrare sia che i carichi di nutrienti versati dall’idrovora nel canale Cavanella (esterno all’azienda) sono rilevanti, sia che la qualità delle acque superficiali di Vallevecchia risente di un elevato tenore di salinità a causa di infiltrazioni saline provocate dalla falda superficiale, vista l’estrema vicinanza degli appezzamenti agricoli al mare e la bassa giacitura dei suoli aziendali. I risultati emersi dal monitoraggio hanno consentito di fornire supporto decisionale alla progettazione di una serie di nuove opere idrauliche destinate a migliorare la gestione delle acque aziendali. Tali opere idrauliche sono state realizzate di recente allo scopo di ridurre il deficit irriguo durante il periodo estivo, mediante la gestione dei livelli di falda e lo stoccaggio delle acque piovane in eccesso in una area umida con funzioni di bacino di accumulo, diminuendo così in maniera significativa i volumi d’acqua scaricati dall’idrovora aziendale e contribuendo, di conseguenza, alla riduzione degli effetti eutrofizzanti sul canale Cavanella. La prosecuzione del monitoraggio delle acque, attualmente in corso, consentirà di quantificare i benefici ambientali attesi in seguito all’entrata in funzione delle opere idrauliche e darà modo di ottimizzare la gestione delle opere stesse, allo scopo di regolare finemente i livelli idrici delle acque di irrigazione negli appezzamenti agricoli e in tutto il sistema di canali aziendali. Sarà così possibile contrastare la falda salina e favorire i processi di riduzione, per denitrificazione, dei contenuti di azoto nitrico nei suoli allagati e quindi nelle acque di deflusso.

Il monitoraggio della qualità  delle acque di Vallevecchia; rapporto delle attività  (gennaio 2003 - dicembre 2008) - Veneto Agricoltura.

PALMERI, LUCA;BONATO M;COMIS, CARLA
2009

Abstract

Le attività agricole contribuiscono significativamente all’inquinamento causato dai nutrienti apportati con la fertilizzazione, soprattutto azoto e fosforo, che attraverso i canali di bonifica vengono veicolati ai corpi idrici, sino alle acque costiere, determinando il fenomeno dell’eutrofizzazione. La sempre maggiore attenzione del quadro normativo locale, nazionale e comunitario in questo ambito, le notevoli dimensioni dell’azienda agricola “Vallevecchia” e la sua collocazione in un delicato contesto ecologico litoraneo, hanno determinato un crescente impegno di Veneto Agricoltura per contribuire a sviluppare ricerche e interventi finalizzati a una gestione ecocompatibile delle acque utilizzate a fini agricoli. Il monitoraggio per il controllo della qualità delle acque si estende al sistema di canali interni a servizio degli appezzamenti agricoli e afferenti all’idrovora che recapita le acque di Vallevecchia all’esterno del territorio aziendale. Il monitoraggio ha permesso di dimostrare sia che i carichi di nutrienti versati dall’idrovora nel canale Cavanella (esterno all’azienda) sono rilevanti, sia che la qualità delle acque superficiali di Vallevecchia risente di un elevato tenore di salinità a causa di infiltrazioni saline provocate dalla falda superficiale, vista l’estrema vicinanza degli appezzamenti agricoli al mare e la bassa giacitura dei suoli aziendali. I risultati emersi dal monitoraggio hanno consentito di fornire supporto decisionale alla progettazione di una serie di nuove opere idrauliche destinate a migliorare la gestione delle acque aziendali. Tali opere idrauliche sono state realizzate di recente allo scopo di ridurre il deficit irriguo durante il periodo estivo, mediante la gestione dei livelli di falda e lo stoccaggio delle acque piovane in eccesso in una area umida con funzioni di bacino di accumulo, diminuendo così in maniera significativa i volumi d’acqua scaricati dall’idrovora aziendale e contribuendo, di conseguenza, alla riduzione degli effetti eutrofizzanti sul canale Cavanella. La prosecuzione del monitoraggio delle acque, attualmente in corso, consentirà di quantificare i benefici ambientali attesi in seguito all’entrata in funzione delle opere idrauliche e darà modo di ottimizzare la gestione delle opere stesse, allo scopo di regolare finemente i livelli idrici delle acque di irrigazione negli appezzamenti agricoli e in tutto il sistema di canali aziendali. Sarà così possibile contrastare la falda salina e favorire i processi di riduzione, per denitrificazione, dei contenuti di azoto nitrico nei suoli allagati e quindi nelle acque di deflusso.
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