L’applicazione sistematica delle nuove disposizioni normative relative alla procedura per la verifica sismica degli edifici esistenti (OPCM n. 3274/2003) sta mettendo in luce le peculiarità di alcune tipologie di edifici. Nell’articolo, con riferimento all’analisi di un edificio esistente in muratura, si evidenziano le peculiarità costruttive delle tipologie strutturali tipiche dell’immediato dopoguerra, presenti in una determinata area del territorio nazionale. Le strutture di cui si tratta sono realizzate con attenzione al risparmio di materiale, prive di collegamenti e dettagli esecutivi che oggigiorno risultano prassi corrente, ma al contempo impostate ad una notevole regolarità strutturale e realizzate da maestranze esperte. La presenza di impalcati di dubbia efficacia ai fini della ripartizione delle azioni nel piano, l’inserimento di pareti snelle che, in una nuova edificazione, sarebbero considerate “non strutturali”, e l’aggregazione per semplice accostamento di corpi di fabbrica realizzati in epoche successive, sono elementi che si ripetono nella tipologia edilizia analizzata. L’ipotizzare interventi sulla struttura, in questo contesto, evidenzia con forza la preferibilità di un approccio volto al miglioramento, più vicino ai criteri di conservazione dell’edilizia storica, rispetto all’adeguamento sismico.

Verifica della sicurezza sismica di edifici scolastici esistenti in muratura

VALLUZZI, MARIA ROSA;DA PORTO, FRANCESCA;MODENA, CLAUDIO
2009

Abstract

L’applicazione sistematica delle nuove disposizioni normative relative alla procedura per la verifica sismica degli edifici esistenti (OPCM n. 3274/2003) sta mettendo in luce le peculiarità di alcune tipologie di edifici. Nell’articolo, con riferimento all’analisi di un edificio esistente in muratura, si evidenziano le peculiarità costruttive delle tipologie strutturali tipiche dell’immediato dopoguerra, presenti in una determinata area del territorio nazionale. Le strutture di cui si tratta sono realizzate con attenzione al risparmio di materiale, prive di collegamenti e dettagli esecutivi che oggigiorno risultano prassi corrente, ma al contempo impostate ad una notevole regolarità strutturale e realizzate da maestranze esperte. La presenza di impalcati di dubbia efficacia ai fini della ripartizione delle azioni nel piano, l’inserimento di pareti snelle che, in una nuova edificazione, sarebbero considerate “non strutturali”, e l’aggregazione per semplice accostamento di corpi di fabbrica realizzati in epoche successive, sono elementi che si ripetono nella tipologia edilizia analizzata. L’ipotizzare interventi sulla struttura, in questo contesto, evidenzia con forza la preferibilità di un approccio volto al miglioramento, più vicino ai criteri di conservazione dell’edilizia storica, rispetto all’adeguamento sismico.
2009
9788890429200
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