Si è voluto approfondire la conoscenza del concetto di lavoro posseduta dagli adolescenti italiani, residenti in regioni del Nord e del Sud Italia, in una fase di vita in cui dovrebbero di fatto cominciare a "guardarsi attorno" e ad esplorare l'ambiente interno ed esterno (Blustein e Flurn, 1999; Flum, 2004; Super et al., 1996). Proprio sulla base di ciò ci si attendeva che l'idea di lavoro che possedevano tenesse conto delle condizioni sociali, economiche e culturali dei contesti di vita, che considerasse al suo interno i concetti di flessibilità, adattabilità, potenzialità e possibilità, che vengono rimarcati così spesso nei nostri attuali contesti sociali e lavorativi. Ci si attendeva, inoltre, che tutto ciò fosse più presente nei giovani che stavano svolgendo un percorso formativo più marcatamente indirizzato al mondo del lavoro (e in particolare che frequentavano gli istituti professionali) rispetto a quelli che stavano svolgendo un percorso che li preparava soprattutto all'università, e che si registrasse un incremento della ricchezza concettuale con l'aumentare dell'età e, pertanto, con l'incremento dell'esposizione alle situazioni di vita e delle attività di esplorazione. In secondo luogo, si è indagato anche il concetto di studio. Essendo l'attività di studio quella di fatto più svolta dagli studenti e quindi anche la più conosciuta, ci si attendeva che fosse descritta con un maggior numero di categorie e che si caratterizzasse in modo diverso dal concetto di lavoro, ovvero che le categorie utilizzate per descriverlo fossero diverse da quelle utilizzate per descrivere il lavoro. Inoltre, in considerazione del fatto che il tempo libero sembra aumentare in questa epoca (Harpaz, Honig e Coetsier, 2002) e può caratterizzare la qualità della vita della persona in quanto può favorire l'incremento della sua salute mentale e del suo livello di soddisfazione e la sua personale crescita psicologica e che può essere considerato anche una sorta di ”palestra” per lo sviluppo di competenze e possibilità utili per lo sviluppo professionale (Coleman, 1993; Seligman, 1994), si è anche voluto esaminare il concetto di tempo libero posseduto da questi adolescenti e la relazione che vi percepivano con il loro futuro. Infine, dato che nell'ambito degli studi sullo sviluppo professionale un peso significativo viene sempre più riconosciuto alle relazioni sociali con persone significative come i propri familiari (Schultheiss, 2003) e che il processo di socializzazione della famiglia è attivo anche nella formazione del concetto di lavoro (Chaves et al., 2004), ci si attendeva di constatare una influenza dei familiari nella costituzione non solo del concetto di lavoro, ma anche di quello di studio e di tempo libero.Tenendo conto di quanto sopra, si è strutturato questo lavoro, articolandolo in due fasi. In primo luogo, abbiamo indagato il concetto di lavoro, di studio e tempo libero facendo riferimento ad una procedura di tipo qualitativo. Nella seconda, facendo riferimento anche a procedure di tipo quantitativo, e in particolare ai modelli loglineari, si è verificato se la frequenza delle categorie che sarebbero state individuate variasse in relazione alla zona di provenienza, al genere, al livello socioeconomico e all'età.

Il concetto di lavoro in adolescenti dell'Italia settentrionale e meridionale.

NOTA, LAURA;SORESI, SALVATORE;FERRARI, LEA
2007

Abstract

Si è voluto approfondire la conoscenza del concetto di lavoro posseduta dagli adolescenti italiani, residenti in regioni del Nord e del Sud Italia, in una fase di vita in cui dovrebbero di fatto cominciare a "guardarsi attorno" e ad esplorare l'ambiente interno ed esterno (Blustein e Flurn, 1999; Flum, 2004; Super et al., 1996). Proprio sulla base di ciò ci si attendeva che l'idea di lavoro che possedevano tenesse conto delle condizioni sociali, economiche e culturali dei contesti di vita, che considerasse al suo interno i concetti di flessibilità, adattabilità, potenzialità e possibilità, che vengono rimarcati così spesso nei nostri attuali contesti sociali e lavorativi. Ci si attendeva, inoltre, che tutto ciò fosse più presente nei giovani che stavano svolgendo un percorso formativo più marcatamente indirizzato al mondo del lavoro (e in particolare che frequentavano gli istituti professionali) rispetto a quelli che stavano svolgendo un percorso che li preparava soprattutto all'università, e che si registrasse un incremento della ricchezza concettuale con l'aumentare dell'età e, pertanto, con l'incremento dell'esposizione alle situazioni di vita e delle attività di esplorazione. In secondo luogo, si è indagato anche il concetto di studio. Essendo l'attività di studio quella di fatto più svolta dagli studenti e quindi anche la più conosciuta, ci si attendeva che fosse descritta con un maggior numero di categorie e che si caratterizzasse in modo diverso dal concetto di lavoro, ovvero che le categorie utilizzate per descriverlo fossero diverse da quelle utilizzate per descrivere il lavoro. Inoltre, in considerazione del fatto che il tempo libero sembra aumentare in questa epoca (Harpaz, Honig e Coetsier, 2002) e può caratterizzare la qualità della vita della persona in quanto può favorire l'incremento della sua salute mentale e del suo livello di soddisfazione e la sua personale crescita psicologica e che può essere considerato anche una sorta di ”palestra” per lo sviluppo di competenze e possibilità utili per lo sviluppo professionale (Coleman, 1993; Seligman, 1994), si è anche voluto esaminare il concetto di tempo libero posseduto da questi adolescenti e la relazione che vi percepivano con il loro futuro. Infine, dato che nell'ambito degli studi sullo sviluppo professionale un peso significativo viene sempre più riconosciuto alle relazioni sociali con persone significative come i propri familiari (Schultheiss, 2003) e che il processo di socializzazione della famiglia è attivo anche nella formazione del concetto di lavoro (Chaves et al., 2004), ci si attendeva di constatare una influenza dei familiari nella costituzione non solo del concetto di lavoro, ma anche di quello di studio e di tempo libero.Tenendo conto di quanto sopra, si è strutturato questo lavoro, articolandolo in due fasi. In primo luogo, abbiamo indagato il concetto di lavoro, di studio e tempo libero facendo riferimento ad una procedura di tipo qualitativo. Nella seconda, facendo riferimento anche a procedure di tipo quantitativo, e in particolare ai modelli loglineari, si è verificato se la frequenza delle categorie che sarebbero state individuate variasse in relazione alla zona di provenienza, al genere, al livello socioeconomico e all'età.
2007
Orientamento alle scelte: rassegne, ricerche, strumenti ed applicazioni.
9788809402966
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