Il saggio, pubblicato nel secondo volume della Storia dell’economia vicentina, a cura di G.L. Fontana, analizza il processo di modernizzazione industriale del Vicentino dalla fase protoindustriale a quella del second wind evidenziandone il precoce avvio, la forte concentrazione territoriale e il carattere “ondulare” dello sviluppo. Il contributo ripercorre la sequenza di tempi lunghi e tempi brevi che scandiscono il lungo percorso dell’industrializzazione vicentina con una costante attenzione al rapporto tra imprenditori e imprese, comunità e territori. Dalle difficoltà dei primi decenni dell’Ottocento, che determinano una forte selezione ed un ricambio del ceto imprenditoriale, si passa ad esaminare la “rincorsa” delle manifatture tradizionali alle aree più avanzate d’Europa; il ruolo chiave del polo laniero alto vicentino (con le grandi imprese dei Rossi e dei Marzotto) nel rinnovamento tecnico-organizzativo, nella costruzione di vasti apparati di provvidenze aziendali e nella creazione di una rete di opportunità e di servizi per le imprese dell’indotto o cresciute nella loro ombra; la formazione, l’articolazione e il consolidamento di queste imprese minori dalla fase della ripresa postunitaria e del protezionismo fino all’emergere di nuove specializzazioni territoriali nel primo “punto d’arrivo” dell’età giolittiana. Sul filo di quest’evoluzione graduale e “ondulare”, le trasformazioni del sistema manifatturiero vengono lette attraverso le scelte e le realizzazioni non solo delle figure di punta, come i Rossi e i Marzotto, ma anche dei tanti medi e piccoli industriali protagonisti di un’industrializzazione che si diffonde dalle valli e dal pedemonte alla pianura tornando ad interessare, dagli anni Ottanta dell’Ottocento, anche il capoluogo provinciale. Percorsi di formazione / imitazione, relazioni con il più vasto orizzonte nazionale ed europeo, strategie di innovazione e di espansione sono oggetto di indagine per le loro ricadute sia in campo economico che sociale e territoriale. La realtà vicentina assume infatti un ruolo esemplare sotto vari aspetti, tra i quali merita particolare attenzione l’assunzione da parte degli imprenditori di un ruolo politico e sociale sempre più rilevante e di iniziative sempre più articolate e pervasive di assistenza e organizzazione della socialità operaia, sino a dar vita a veri e propri progetti di pianificazione urbana e territoriale a misura della grande impresa come quelli elaborati a Schio da Alessandro Rossi e a Valdagno dalla dinastia imprenditoriale dei Marzotto.

Imprenditori, imprese e territorio dalla prima alla seconda rivoluzione industriale

FONTANA, GIOVANNI LUIGI
2004

Abstract

Il saggio, pubblicato nel secondo volume della Storia dell’economia vicentina, a cura di G.L. Fontana, analizza il processo di modernizzazione industriale del Vicentino dalla fase protoindustriale a quella del second wind evidenziandone il precoce avvio, la forte concentrazione territoriale e il carattere “ondulare” dello sviluppo. Il contributo ripercorre la sequenza di tempi lunghi e tempi brevi che scandiscono il lungo percorso dell’industrializzazione vicentina con una costante attenzione al rapporto tra imprenditori e imprese, comunità e territori. Dalle difficoltà dei primi decenni dell’Ottocento, che determinano una forte selezione ed un ricambio del ceto imprenditoriale, si passa ad esaminare la “rincorsa” delle manifatture tradizionali alle aree più avanzate d’Europa; il ruolo chiave del polo laniero alto vicentino (con le grandi imprese dei Rossi e dei Marzotto) nel rinnovamento tecnico-organizzativo, nella costruzione di vasti apparati di provvidenze aziendali e nella creazione di una rete di opportunità e di servizi per le imprese dell’indotto o cresciute nella loro ombra; la formazione, l’articolazione e il consolidamento di queste imprese minori dalla fase della ripresa postunitaria e del protezionismo fino all’emergere di nuove specializzazioni territoriali nel primo “punto d’arrivo” dell’età giolittiana. Sul filo di quest’evoluzione graduale e “ondulare”, le trasformazioni del sistema manifatturiero vengono lette attraverso le scelte e le realizzazioni non solo delle figure di punta, come i Rossi e i Marzotto, ma anche dei tanti medi e piccoli industriali protagonisti di un’industrializzazione che si diffonde dalle valli e dal pedemonte alla pianura tornando ad interessare, dagli anni Ottanta dell’Ottocento, anche il capoluogo provinciale. Percorsi di formazione / imitazione, relazioni con il più vasto orizzonte nazionale ed europeo, strategie di innovazione e di espansione sono oggetto di indagine per le loro ricadute sia in campo economico che sociale e territoriale. La realtà vicentina assume infatti un ruolo esemplare sotto vari aspetti, tra i quali merita particolare attenzione l’assunzione da parte degli imprenditori di un ruolo politico e sociale sempre più rilevante e di iniziative sempre più articolate e pervasive di assistenza e organizzazione della socialità operaia, sino a dar vita a veri e propri progetti di pianificazione urbana e territoriale a misura della grande impresa come quelli elaborati a Schio da Alessandro Rossi e a Valdagno dalla dinastia imprenditoriale dei Marzotto.
2004
L'industria vicentina dal Medioevo a oggi
9788871788098
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