Nell’economia dei knowledge intensive business firms (d’ora in poi KIBS), di cui le professional firms (d’ora in poi PFs) sono l’archetipo più consolidato (studi commercialisti, studi legali), le pratiche di gestione del capitale umano, del capitale relazionale e del capitale strutturale assumono una particolare rilevanza, dato che le persone e non il capitale fisico sono il mezzo di erogazione del servizio. La letteratura internazionale dimostra che il possesso di capacità organizzative è una delle caratteristiche distintive delle PFs di maggiore successo, nelle quali modelli organizzativi integrati e complessi tendono a riconfigurarsi in forme più dinamiche, flessibili, ricettive e generatrici di nuove idee e conoscenze. Tali modelli si distinguono per il forte commitment del personale, le modalità di organizzazione del lavoro in team specifici e con competenze complementari ed interfunzionali, la preminenza del knowledge quale driver del vantaggio competitivo. Un altro elemento tipico dei KIBS, e in particolare delle PFs, è l’imprenditorialità diffusa. Nelle realtà più evolute e moderne, alla figura del dominus si affianca un numero variabile di professionisti che sono a diretto contatto con i clienti, determinano il patrimonio relazionale della PF (buyer-seller relationship), e impattano sulle performance. Le conseguenze sul piano teorico e gestionale sono molto rilevanti: • la sopravvivenza della professional firm è strettamente dipendente dalla capacità della stessa di stabilire degli intensi e duraturi legami di mercato (client ties); • gli assets critici (relazioni con i clienti) sono embodied nei professionals e non si limitano al capitale umano specializzato, ma si estendono anche alle client service firm relationships, che sono cruciali per il successo dell’organizzazione; • i client ties possono sussistere anche al fuori dell’ambito organizzativo originario (cioè della PF per la quale il professionista lavorava quando tali client ties sono stati creati), in quanto essi risultano incorporati (embedded) nella specifica relazione; • la circulation of client ties, ovvero la mobilità dei client ties unita alla mobilità aziendale dei professionisti, è un elemento di particolare criticità, in quanto il turnover delle risorse umane è un elemento centrale del vantaggio competitivo della PF. All’interno di tale quadro, il paper studia le soluzioni di progettazione organizzativa e di gestione delle risorse umane per: ridurre il rischio della circulation of client ties; aumentare l’incentivo dei professionisti a compiere investimenti in capitale umano e relazionale per sviluppare knowledge e skills qualificabili come relationship-specific. La ricerca è stata condotta attraverso: un questionario strutturato somministrato a 218 studi di dottori commercialisti del Centro e del Nord Italia nel corso del 2007 e del 2008; uno studio di caso in PSF di media dimensione del Nord Est. È emerso che la dimensione della PF modifica gli assetti organizzativi, l’origine dei client ties e la probabilità della loro circulation. Quando la dimensione è ridotta, la competitività si basa sulle competenze e sulle relazioni attivate dal partner o dal dominus. Oltre certe dimensioni, però, le fonti della competitività passano progressivamente anche in altre mani. Si rileva inoltre che la definizione dei requisiti in termini di skills, expertise, capacità manageriali e di business development che determinano gli avanzamenti verso il vertice della piramide giocano un ruolo di primo piano nella capacità di attrarre le risorse umane.

Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane negli Studi Professionali

GUBITTA, PAOLO;GIANECCHINI, MARTINA
2009

Abstract

Nell’economia dei knowledge intensive business firms (d’ora in poi KIBS), di cui le professional firms (d’ora in poi PFs) sono l’archetipo più consolidato (studi commercialisti, studi legali), le pratiche di gestione del capitale umano, del capitale relazionale e del capitale strutturale assumono una particolare rilevanza, dato che le persone e non il capitale fisico sono il mezzo di erogazione del servizio. La letteratura internazionale dimostra che il possesso di capacità organizzative è una delle caratteristiche distintive delle PFs di maggiore successo, nelle quali modelli organizzativi integrati e complessi tendono a riconfigurarsi in forme più dinamiche, flessibili, ricettive e generatrici di nuove idee e conoscenze. Tali modelli si distinguono per il forte commitment del personale, le modalità di organizzazione del lavoro in team specifici e con competenze complementari ed interfunzionali, la preminenza del knowledge quale driver del vantaggio competitivo. Un altro elemento tipico dei KIBS, e in particolare delle PFs, è l’imprenditorialità diffusa. Nelle realtà più evolute e moderne, alla figura del dominus si affianca un numero variabile di professionisti che sono a diretto contatto con i clienti, determinano il patrimonio relazionale della PF (buyer-seller relationship), e impattano sulle performance. Le conseguenze sul piano teorico e gestionale sono molto rilevanti: • la sopravvivenza della professional firm è strettamente dipendente dalla capacità della stessa di stabilire degli intensi e duraturi legami di mercato (client ties); • gli assets critici (relazioni con i clienti) sono embodied nei professionals e non si limitano al capitale umano specializzato, ma si estendono anche alle client service firm relationships, che sono cruciali per il successo dell’organizzazione; • i client ties possono sussistere anche al fuori dell’ambito organizzativo originario (cioè della PF per la quale il professionista lavorava quando tali client ties sono stati creati), in quanto essi risultano incorporati (embedded) nella specifica relazione; • la circulation of client ties, ovvero la mobilità dei client ties unita alla mobilità aziendale dei professionisti, è un elemento di particolare criticità, in quanto il turnover delle risorse umane è un elemento centrale del vantaggio competitivo della PF. All’interno di tale quadro, il paper studia le soluzioni di progettazione organizzativa e di gestione delle risorse umane per: ridurre il rischio della circulation of client ties; aumentare l’incentivo dei professionisti a compiere investimenti in capitale umano e relazionale per sviluppare knowledge e skills qualificabili come relationship-specific. La ricerca è stata condotta attraverso: un questionario strutturato somministrato a 218 studi di dottori commercialisti del Centro e del Nord Italia nel corso del 2007 e del 2008; uno studio di caso in PSF di media dimensione del Nord Est. È emerso che la dimensione della PF modifica gli assetti organizzativi, l’origine dei client ties e la probabilità della loro circulation. Quando la dimensione è ridotta, la competitività si basa sulle competenze e sulle relazioni attivate dal partner o dal dominus. Oltre certe dimensioni, però, le fonti della competitività passano progressivamente anche in altre mani. Si rileva inoltre che la definizione dei requisiti in termini di skills, expertise, capacità manageriali e di business development che determinano gli avanzamenti verso il vertice della piramide giocano un ruolo di primo piano nella capacità di attrarre le risorse umane.
2009
Gli studi professionali. Organizzazione, Gestione e Controllo
9788851305895
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2437927
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact