Tra la Facoltà di Agraria dell’Università di Padova, con i propri corsi di laurea forestali, e la Facoltà Forestale dell’Università di Sarajevo, in Bosnia ed Erzegovina , esiste un rapporto di collaborazione e cooperazione interuniversitaria ormai consolidato da anni. La prima iniziativa risale al dicembre 1995, una settimana dopo gli Accordi di Dayton, quando un gruppo di docenti delle università di Firenze e Padova, insieme a studenti dell’International Forest Students’ Association, visitano l’Università di Sarajevo e avviano su scala europea una campagna di raccolta fondi, attrezzature e testi (“Foresters for Sarajevo”) per contribuire alla ricostruzione della Facoltà Forestale, distrutta dalla guerra. Successivamente, nell’ambito di questa iniziativa di solidarietà, alcuni docenti e ricercatori dell’Università di Sarajevo trascorrono periodi di formazione e aggiornamento a Padova. In seguito, l’Università di Padova prende parte ad un progetto TEMPUS di sostegno alla riorganizzazione di alcune Facoltà Forestali dei Balcani durante il quale viene intensificata la mobilità di docenti e dottorandi tra Sarajevo e Agripolis , con la realizzazione di attività seminariali, co-tutoraggio di dottorandi e tesisti e altre attività di supporto alla ricerca e alla didattica. La collaborazione viene portata avanti attualmente con la realizzazione del Master internazionale “Forest Policy and Economics” . Padova, con il Dipartimento TESAF, ha contribuito soprattutto alla cooperazione universitaria nel campo dell’economia forestale e dell’estimo ambientale ; di conseguenza, anche le attività di ricerca e studio svolte dai colleghi di Sarajevo a Padova si sono focalizzate su temi analoghi. Avdibegović (2001a), ad esempio, ha analizzato le problematiche e potenzialità di mercato nel quadro europeo ed italiano del legname proveniente dalle foreste bosniache attraverso l’impiego di strumenti innovativi quali la certificazione forestale. Le ricerche condotte da Mersudin Avdibegović, Azra Čabaravdić, Sabina Delić e colleghi hanno evidenziato la necessità di avviare un progetto pilota di certificazione in una realtà forestale bosniaca attraverso investimenti di aziende italiane o di altri Paesi europei interessate alla commercializzazione di prodotti legnosi certificati. A sostegno dell’importanza strategica del tema per l’economia bosniaca vi sono molteplici ragioni (box 1) (vd. anche l’approfondita analisi del rischio di investimenti forestali in BiH effettuata da Simonsen et al., 2004). Solo nel 2006 la proposta ha però potuto concretizzarsi, grazie all’interesse dell’ERSAF Lombardia , che attraverso i canali di finanziamento regionali della cooperazione decentrata ha messo a disposizione le risorse per realizzare il progetto denominato “Cooperazione allo sviluppo dei processi di tutela e valorizzazione dell’ambiente in Bosnia Erzegovina”. Il progetto, che prevedeva attività di “promozione delle linee-guida per una gestione forestale sostenibile e l'avvio di procedure di certificazione ambientale”, è stato reso possibile non solo dai citati rapporti interuniversitari, ma anche dalla collaborazione esistente tra l’ente finanziatore e ALISEI, una ONG di Milano attiva in BiH con progetti ambientali in aree protette e di creazione e gestione di aree verdi.
Cooperazione interuniversitaria nel settore forestale. Un progetto pilota di certificazione in Bosnia Erzegovina
SECCO, LAURA;PETTENELLA, DAVIDE MATTEO;FLORIAN, DIEGO
2007
Abstract
Tra la Facoltà di Agraria dell’Università di Padova, con i propri corsi di laurea forestali, e la Facoltà Forestale dell’Università di Sarajevo, in Bosnia ed Erzegovina , esiste un rapporto di collaborazione e cooperazione interuniversitaria ormai consolidato da anni. La prima iniziativa risale al dicembre 1995, una settimana dopo gli Accordi di Dayton, quando un gruppo di docenti delle università di Firenze e Padova, insieme a studenti dell’International Forest Students’ Association, visitano l’Università di Sarajevo e avviano su scala europea una campagna di raccolta fondi, attrezzature e testi (“Foresters for Sarajevo”) per contribuire alla ricostruzione della Facoltà Forestale, distrutta dalla guerra. Successivamente, nell’ambito di questa iniziativa di solidarietà, alcuni docenti e ricercatori dell’Università di Sarajevo trascorrono periodi di formazione e aggiornamento a Padova. In seguito, l’Università di Padova prende parte ad un progetto TEMPUS di sostegno alla riorganizzazione di alcune Facoltà Forestali dei Balcani durante il quale viene intensificata la mobilità di docenti e dottorandi tra Sarajevo e Agripolis , con la realizzazione di attività seminariali, co-tutoraggio di dottorandi e tesisti e altre attività di supporto alla ricerca e alla didattica. La collaborazione viene portata avanti attualmente con la realizzazione del Master internazionale “Forest Policy and Economics” . Padova, con il Dipartimento TESAF, ha contribuito soprattutto alla cooperazione universitaria nel campo dell’economia forestale e dell’estimo ambientale ; di conseguenza, anche le attività di ricerca e studio svolte dai colleghi di Sarajevo a Padova si sono focalizzate su temi analoghi. Avdibegović (2001a), ad esempio, ha analizzato le problematiche e potenzialità di mercato nel quadro europeo ed italiano del legname proveniente dalle foreste bosniache attraverso l’impiego di strumenti innovativi quali la certificazione forestale. Le ricerche condotte da Mersudin Avdibegović, Azra Čabaravdić, Sabina Delić e colleghi hanno evidenziato la necessità di avviare un progetto pilota di certificazione in una realtà forestale bosniaca attraverso investimenti di aziende italiane o di altri Paesi europei interessate alla commercializzazione di prodotti legnosi certificati. A sostegno dell’importanza strategica del tema per l’economia bosniaca vi sono molteplici ragioni (box 1) (vd. anche l’approfondita analisi del rischio di investimenti forestali in BiH effettuata da Simonsen et al., 2004). Solo nel 2006 la proposta ha però potuto concretizzarsi, grazie all’interesse dell’ERSAF Lombardia , che attraverso i canali di finanziamento regionali della cooperazione decentrata ha messo a disposizione le risorse per realizzare il progetto denominato “Cooperazione allo sviluppo dei processi di tutela e valorizzazione dell’ambiente in Bosnia Erzegovina”. Il progetto, che prevedeva attività di “promozione delle linee-guida per una gestione forestale sostenibile e l'avvio di procedure di certificazione ambientale”, è stato reso possibile non solo dai citati rapporti interuniversitari, ma anche dalla collaborazione esistente tra l’ente finanziatore e ALISEI, una ONG di Milano attiva in BiH con progetti ambientali in aree protette e di creazione e gestione di aree verdi.Pubblicazioni consigliate
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