In un vasto range di condizioni termoigrometriche l’aria di rinnovo esterna può garantire, in presenza di un adeguato sistema di distribuzione e controllo delle portate, condizioni di benessere ambientale con una fornitura energetica molto ridotta. In alcuni casi le tecniche di free cooling lato aria consentono di far fronte in parte anche ai carichi termici dell’edificio, avendo la possibilità di sfruttare per via diretta o indiretta il differenziale di entalpia fra aria di espulsione e di rinnovo nel funzionamento estivo. La memoria propone un’analisi, riferita alla stagione estiva ed estesa a diverse località italiane, della convenienza dell’utilizzo di cicli economizzatori a bulbo umido, nei quali l’entità della portata di aria esterna viene stabilita in base al confronto delle entalpie di aria esterna, ambiente (interna) e di immissione. Sulla scorta delle condizioni dell’aria esterna si è suddiviso il diagramma psicrometrico in sette zone operative, per ognuna delle quali si sono definiti la logica di regolazione della portata d’aria esterna e dei possibili effetti di free cooling ottenibili. In funzione delle condizioni climatiche interne, dei climi annuali espressi tramite Test Reference Year (TRY), della temperatura di immissione, dei valori di portata di rinnovo e dei carichi frigoriferi dell’edificio, si sono valutati i risparmi energetici conseguibili, a fronte dei consumi d’acqua necessari nella umidificazione adiabatica dei processi. L’interazione tra free cooling, recupero termico sensibile e raffreddamento evaporativo indiretto può consentire riduzioni del fabbisogno frigorifero stagionale estremamente interessanti, senza trascurare l’ulteriore vantaggio dato dal contenimento delle potenza della macchina frigorifera.

Analisi dei risparmi energetici dell'utilizzo del free cooling lato aria in diverse località 

LAZZARIN, RENATO;NORO, MARCO
2008

Abstract

In un vasto range di condizioni termoigrometriche l’aria di rinnovo esterna può garantire, in presenza di un adeguato sistema di distribuzione e controllo delle portate, condizioni di benessere ambientale con una fornitura energetica molto ridotta. In alcuni casi le tecniche di free cooling lato aria consentono di far fronte in parte anche ai carichi termici dell’edificio, avendo la possibilità di sfruttare per via diretta o indiretta il differenziale di entalpia fra aria di espulsione e di rinnovo nel funzionamento estivo. La memoria propone un’analisi, riferita alla stagione estiva ed estesa a diverse località italiane, della convenienza dell’utilizzo di cicli economizzatori a bulbo umido, nei quali l’entità della portata di aria esterna viene stabilita in base al confronto delle entalpie di aria esterna, ambiente (interna) e di immissione. Sulla scorta delle condizioni dell’aria esterna si è suddiviso il diagramma psicrometrico in sette zone operative, per ognuna delle quali si sono definiti la logica di regolazione della portata d’aria esterna e dei possibili effetti di free cooling ottenibili. In funzione delle condizioni climatiche interne, dei climi annuali espressi tramite Test Reference Year (TRY), della temperatura di immissione, dei valori di portata di rinnovo e dei carichi frigoriferi dell’edificio, si sono valutati i risparmi energetici conseguibili, a fronte dei consumi d’acqua necessari nella umidificazione adiabatica dei processi. L’interazione tra free cooling, recupero termico sensibile e raffreddamento evaporativo indiretto può consentire riduzioni del fabbisogno frigorifero stagionale estremamente interessanti, senza trascurare l’ulteriore vantaggio dato dal contenimento delle potenza della macchina frigorifera.
2008
63° Congresso nazionale ATI
978-88-7758-839-5
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