Osservare, descrivere o valutare le abilità sociali di un persona è a nostro avviso importante solamente se vengono considerate operazioni necessarie alla programmazione di interventi in grado di ridimensionare le difficoltà evidenziate. Quando un’attività di assessment anticipa effettivamente la realizzazione di interventi, e caratterizza la scelta degli obiettivi e delle condizioni da porre in essere, la sua rilevanza appare in tutta evidenza in quanto, di fatto, suggerisce la necessità di: l. favorire lo sviluppo di relazioni positive tra persone e, in modo più specifico, tra quelle con e senza disabilità; 2. stimolare la nascita di relazioni che tengono conto delle richieste e delle aspettative di coloro che si trovano a interagire nei diversi contesti; 3. migliorare le capacità necessarie per comunicare ad altri i propri bisogni, i propri desideri e obiettivi, affinché sia più probabile ottenere aiuti in grado di facilitare il loro perseguimento e soddisfacimento. Si tratta di obiettivi che si dovrebbero massicciamente perseguire al fine di trarre il massimo beneficio dai processi di integrazione in quanto è proprio attorno alle abilità sociali che ruotano le probabilità dell’accettazione, della partecipazione attiva e dello stesso successo lavorativo. Gli sforzi che vengono profusi in favore dello sviluppo di abilità e competenze spendibili nei diversi contesti di vita sembrano infatti garantire alle persone con disabilità la sperimentazione di una vita maggiormente indipendente e la possibilità di beneficiare di una rete di supporto sociale , e agli altri e all’ambiente di caratterizzarsi in termini più marcatamente prosociali ed integranti. Affinché tutto ciò si realizzi, la decisione di enfatizzare nel’educazione e nella riabilitazione l’incremento delle abilità sociali deve essere precocemente assunta in quanto l’apprendimento delle abilità sociali e della capacità di modificarne l’attivazione al variare dei compiti, dei contesti e delle diverse persone con le quali si trova a interagire, richiede tempi lunghi e programmazioni rigorose.

Abilità sociali e disabilità

NOTA, LAURA;SORESI, SALVATORE
2007

Abstract

Osservare, descrivere o valutare le abilità sociali di un persona è a nostro avviso importante solamente se vengono considerate operazioni necessarie alla programmazione di interventi in grado di ridimensionare le difficoltà evidenziate. Quando un’attività di assessment anticipa effettivamente la realizzazione di interventi, e caratterizza la scelta degli obiettivi e delle condizioni da porre in essere, la sua rilevanza appare in tutta evidenza in quanto, di fatto, suggerisce la necessità di: l. favorire lo sviluppo di relazioni positive tra persone e, in modo più specifico, tra quelle con e senza disabilità; 2. stimolare la nascita di relazioni che tengono conto delle richieste e delle aspettative di coloro che si trovano a interagire nei diversi contesti; 3. migliorare le capacità necessarie per comunicare ad altri i propri bisogni, i propri desideri e obiettivi, affinché sia più probabile ottenere aiuti in grado di facilitare il loro perseguimento e soddisfacimento. Si tratta di obiettivi che si dovrebbero massicciamente perseguire al fine di trarre il massimo beneficio dai processi di integrazione in quanto è proprio attorno alle abilità sociali che ruotano le probabilità dell’accettazione, della partecipazione attiva e dello stesso successo lavorativo. Gli sforzi che vengono profusi in favore dello sviluppo di abilità e competenze spendibili nei diversi contesti di vita sembrano infatti garantire alle persone con disabilità la sperimentazione di una vita maggiormente indipendente e la possibilità di beneficiare di una rete di supporto sociale , e agli altri e all’ambiente di caratterizzarsi in termini più marcatamente prosociali ed integranti. Affinché tutto ciò si realizzi, la decisione di enfatizzare nel’educazione e nella riabilitazione l’incremento delle abilità sociali deve essere precocemente assunta in quanto l’apprendimento delle abilità sociali e della capacità di modificarne l’attivazione al variare dei compiti, dei contesti e delle diverse persone con le quali si trova a interagire, richiede tempi lunghi e programmazioni rigorose.
2007
Psicologia delle disabilità .
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