La questione di quanto fattori contestuali, come la cultura di appartenenza, agiscano sul dolore in età pediatrica è stata poco investigata empiricamente, anche se i ricercatori del campo riconoscono la loro importanza tra i meccanismi "di filtro" o di regolazione del dolore (Zeltzer, et al., 1997). Se si considera la prima infanzia, il problema si fa ancora più interessante per due motivi. Il primo è che è molto probabile che le madri, per mitigare il dolore nei propri figli, agiscano seguendo pratiche culturalmente condivise. Il secondo motivo è che questa "azione" materna inizia ben prima di quanto il bambino sia capace di iniziare il processo tipicamente umano di acculturazione attraverso la condivisione dell'attenzione e la comunicazione verbale e non verbale - capacità che emergono solo alla fine del primo anno di vita (Carpenter, Nagel e Tommasello, 1998).
Titolo: | La regolazione culturale del dolore nel primo anno di vita |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2002 |
Abstract: | La questione di quanto fattori contestuali, come la cultura di appartenenza, agiscano sul dolore in età pediatrica è stata poco investigata empiricamente, anche se i ricercatori del campo riconoscono la loro importanza tra i meccanismi "di filtro" o di regolazione del dolore (Zeltzer, et al., 1997). Se si considera la prima infanzia, il problema si fa ancora più interessante per due motivi. Il primo è che è molto probabile che le madri, per mitigare il dolore nei propri figli, agiscano seguendo pratiche culturalmente condivise. Il secondo motivo è che questa "azione" materna inizia ben prima di quanto il bambino sia capace di iniziare il processo tipicamente umano di acculturazione attraverso la condivisione dell'attenzione e la comunicazione verbale e non verbale - capacità che emergono solo alla fine del primo anno di vita (Carpenter, Nagel e Tommasello, 1998). |
Handle: | http://hdl.handle.net/11577/2455340 |
Appare nelle tipologie: | 02.01 - Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |