La possibilità di prevedere il comportamento termo-meccanico dei giunti durante il processo di saldatura, è sempre stato un grosso obiettivo da parte di ricercatori e ingegneri. I principali benefici riguardano un minore spreco di risorse e minori costi di settaggio dei parametri di processo. Tuttavia una buona affidabilità dei modelli è possibile solo se tutti i complessi fenomeni fisici, metallurgici e meccanici coinvolti nella saldatura vengono presi in esame. In questo lavoro viene sviluppato un modello numerico relativo al processo di saldatura TIG (Tungsten Inert Gas) della lega di alluminio AA 6082-T6 con l’obiettivo di determinare i campi termici e le trasformazioni di fase indotti dalla sorgente in funzione del tempo. I parametri della sorgente sono stati calibrati mediante misure di temperatura ottenute con diverse termocoppie posizionate a varie distanze dall’asse della zona fusa mentre l’evoluzione microstrutturale è stata modellata mediante l’equazione di Grong. I risultati previsti dal modello sono stati infine confrontati con i valori sperimentali ottenendo una buona correlazione.
Applicazione di modelli microstrutturali alla saldatura TIG di leghe di alluminio
FERRO, PAOLO;BONOLLO, FRANCO;
2010
Abstract
La possibilità di prevedere il comportamento termo-meccanico dei giunti durante il processo di saldatura, è sempre stato un grosso obiettivo da parte di ricercatori e ingegneri. I principali benefici riguardano un minore spreco di risorse e minori costi di settaggio dei parametri di processo. Tuttavia una buona affidabilità dei modelli è possibile solo se tutti i complessi fenomeni fisici, metallurgici e meccanici coinvolti nella saldatura vengono presi in esame. In questo lavoro viene sviluppato un modello numerico relativo al processo di saldatura TIG (Tungsten Inert Gas) della lega di alluminio AA 6082-T6 con l’obiettivo di determinare i campi termici e le trasformazioni di fase indotti dalla sorgente in funzione del tempo. I parametri della sorgente sono stati calibrati mediante misure di temperatura ottenute con diverse termocoppie posizionate a varie distanze dall’asse della zona fusa mentre l’evoluzione microstrutturale è stata modellata mediante l’equazione di Grong. I risultati previsti dal modello sono stati infine confrontati con i valori sperimentali ottenendo una buona correlazione.Pubblicazioni consigliate
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